UN GIARDINO PER LE SCUOLE MAPPAMONDO

di Giuliano MAROTTA

L’ultima campanella dell’anno scolastico è appena suonata; tripudio di gioia tra i piccoli studenti che finalmente possono liberarsi per tre mesi dalle incombenze giornaliere della scuola. Tra mascherine, distanziamento e quarantene possiamo dire, senza dubbio, che è stato tra gli anni scolastici più difficili per l’apprendimento e l’insegnamento.

Un anno in cui molte scuole hanno sperimentato la didattica all’aperto, portando alla ribalta il tema della sicurezza, che non in tutti i plessi scolastici può essere garantita. Com’è successo ai bambini della scuola Mappa…Mondo Odescalchi, che ha due sezioni all’interno della Raimondi e che utilizza una parte di giardino confinante con quello  della Mappa…Mondo Giangiacomo. Il muro di confine tra i due istituti è da oltre un anno pericolante e l’area delimitata con dei paletti e una rete. “Un muro che ha alzato anche un secondo muro di disparità tra i bambini delle due scuole dell’infanzia” ci racconta un genitore della Giangiacomo; “Da settembre scorso abbiamo cominciato a scrivere email, pec, appelli, denunciando la situazione di degrado e di insicurezza di tutto il giardino, nonostante le divisioni interne di utilizzo. Qualcosa di concreto l’abbiamo ottenuto e le risposte sono arrivate da parte dell’assessorato scuola municipale. Infatti l’area è stata pulita, l’erba sfalciata, i giochi fatiscenti sostituiti con dei nuovi, è stato installato un secondo gazebo, nonché la realizzazione di progetto che le maestre delle Giangiacomo avevano da anni nel cassetto: un percorso ciclabile a misura di bambino”. Conclude “Per i bambini della Odescalchi purtroppo non si può dire la stessa cosa, in quanto nella loro area ludica è presente quel maledetto muro e non bastano le giornate di volontariato promosse dai genitori, che vanno bene per denunciare ma non per rimediare ai vuoti istituzionali.”

La questione del muro è stata già presa in carico, essendo un lavoro straordinario implica delle autorizzazioni e dei tempi amministrativi più lunghi del normale” ci spiega l’assessora del Municipio Roma VIII Francesca Vetrugno, che si occupa anche dell’edilizia scolastica“Anche l’assessore al verde Michele Centorrino è coinvolto nella vicenda, dato che il danno prettamente è causato dalle radici di un albero e già sta provvedendo a risolvere la questione” conclude “è giusto che i bambini si riapproprino degli spazi scolasti; inoltre abbiamo in cantiere anche dei progetti educativi sulle due scuole, alcuni già iniziati con dei laboratori. Infine sarebbe plausibile anche un’unione dei due istituti Giangiacomo e Odescalchi, che sicuramente ne migliorerebbe la qualità, ma per questo ci vorrà ancora del tempo”.

Resta tanta amarezza per questa continua mancanza di attenzione e per il fatto che problemi del genere, che limitano la fruibilità degli spazi ai più piccoli, non siano affrontati in modo celere. La valorizzazione e la manutenzione ordinaria sono spesso realizzate per la passione e l’impegno quotidiano delle insegnanti, degli instancabili lavoratori della Multi servizi e dall’assessorato, che ha raccolto il malessere di chi in quelle scuole porta i propri figli. È necessario, tuttavia, un intervento urgente per consegnare un giardino a misura di bambino per il prossimo anno scolastico.

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