Cosa vedere alla Garbatella

Si fa presto a dire andiamo a visitare la città giardino. Si ma, da dove cominciare? Cosa vedere alla Garbatella? Dagli storici lotti alla fontana Carlotta passando per le vie più popolari, ecco una guida per chi vuole addentrarsi nella borgata dai giardini fioriti e i panni stesi. 

COSA VEDERE ALLA GARBATELLA: 8 LUOGHI IMPERDIBILI

I LOTTI DI GARBATELLA

Questa borgata nasce con l’idea di far convivere città e campagna, trovi la via trafficata con il tizio che ti urla dal finestrino accanto, ma può anche capitarti un pavone che ti sbuca dal cespuglio di un prato. Quindi, se non sapete cosa vedere alla Garbatella: io inizierei dai lotti. Cosa sono? Le abitazioni popolari del quartiere, fanno parte di tutto questo. Casette simili per numero di stanze e struttura, ma con diverse decorazioni. Balconcini, comignoli, inferriate, cancelli e scalinate. Se provate ad entrare in un lotto qualunque troverete sicuramente dei panni stesi, dei bambini che si divertono a pallone e anziane signore che giocano a carte. È un pò come tornare indietro nel tempo.

PIAZZA BENEDETTO BRIN

“Fatti mandare dalla mamma, a prendere il latte!” Ricordate questa canzone? Scritta da Gianni Morandi l’avrete sicuramente sentita nella pubblicità del latte, dove un ragazzo la canticchia verso il balcone della sua fidanzata. Indovinate un pò quel terrazzo dove si trova? Proprio a Piazza Bendetto Brin. Quest’angolo della Garbatella sembra quasi sospeso in aria. La piazzetta, la lunga scalinata che scende verso l’Università di Roma Tre, quei balconi da dove c’è sempre qualche vecchina pronta a sbirciare cosa stai facendo. Da qui si può scorgere il Gazometro all’orizzonte, ma soprattutto potete godervi il panorama dalle panchine intorno alla fontana di pietra al centro della piazza. Fontana che, passandoci davanti distratti, gli abitanti della Garbatella spesso non ci pensano, ma è proprio da lì che fu posata la prima pietra della città giardino.

SAN FILIPPO NERI 

Può succedere, passando di qui, di pensare di essere caduti nella macchina del tempo ed esser tornati indietro di 50 anni. Ragazzi che giocano alll’oratorio a pallone in mezzo alla terra e quelli seduti sul muretto a chiacchierare. Poi il suono della campanella che indica il momento della preghiera. Quel suono che ha accompagnato per anni tutte le generazioni del quartiere. La Chiesoletta di San Filippo Neri si trova sul ciglio di Via delle Sette Chiese, dietro Piazza Sant’Eurosia. Magari non è la prima cosa che vi verrebbe in mente di visitare un oratorio. Ma vi assicuriamo che l’aria che si respira qui, tra spensieratezza e calci al pallone, merita di essere conosciuta. 

LA FONTANA CARLOTTA

Se vieni da San Filippo Neri, qualche centinaia di scale e te la ritrovi davanti: fontana Carlotta. E, un pò come capita per tutte le leggende, non sai mai a chi credere quando i garbatellesi ti raccontano di quella fontana. Per ora però, la storia più accreditata è quella dell’ostessa garbata. Da qui si lega anche la leggenda del perché il nome Garbatella? Ma questa è un’altra storia.

GLI ALBERGHI SUBURBANI

Vi state schiarendo un pò le idee sul cosa vedere alla Garbatella? Bene, andiamo avanti. Perché vedere gli Alberghi Suburbani? Perché rappresentano in pieno lo spirito antifascista di questo quartiere. Questi lotti, conosciuti meglio come Albergo Bianco, Albergo Rosso (per via del colore degli esterni), III e IV albergo, tra gli anni Venti e Trenta erano utilizzati per ospitare gli ex baraccati deportati dal centro a seguito degli sventramenti dei Borghi. Vista la particolare forma di questi palazzi, con affaccio sui ballatoi, era più semplice per i guardiani durante il Regime fascista controllare chi veniva trasferito nell’edificio. Infatti proprio qui, più che in molte altre parti del quartiere, si concentravano gli antifascisti. 

PIAZZA BARTOLOMEO ROMANO

È la piazza dei giovani. Ma anche degli artisti, intellettuali, musicisti. La parola “cultura” descrive a pieno questo luogo, dove non a caso potete anche scovare dei ristoranti un pò più in. Cosa rende questa piazza così diversa dalle altre? Due pezzi grossi del quartiere: il Teatro Palladium e la Biblioteca Moby Dick.

Di Ilaria Proietti Mercuri

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