Versano in uno stato pietoso gli Alberghi della Garbatella

Versano in uno stato pietoso gli Alberghi della Garbatella

I quattro grandi edifici sono da tempo senza manutenzione ordinaria e straordinaria. Petizione popolare degli inquilini indirizzata alle Istituzioni

“ILotti 41, 42, 43 e 44, i cosiddetti Alberghi della Garbatella, edificati nel 1929-’30, unici per le loro caratteristiche storiche ed  architettoniche, di proprietà dell’ATER, versano in uno stato di degrado non più sostenibile dalle cittadine e dai cittadini residenti e no. L’esterno di questi importanti edifici appare in condizioni inaccettabili per il decoro dello storico quartiere in cui sono inseriti e, quindi, per il rispetto dell’intera città. Soprattutto il loro interno è fortemente compromesso dalla mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria, mettendo così in pericolo l’incolumità delle persone: parti comuni con impianti elettrici fatiscenti, infiltrazioni d’acqua, …..

Versano in uno stato pietoso gli Alberghi della Garbatella

I quattro grandi edifici sono da tempo senza manutenzione ordinaria e straordinaria. Petizione popolare degli inquilini indirizzata alle Istituzioni

“I Lotti 41, 42, 43 e 44, i cosiddetti Alberghi della Garbatella, edificati nel 1929-’30, unici per le loro caratteristiche storiche ed  architettoniche, di proprietà dell’ATER, versano in uno stato di degrado non più sostenibile dalle cittadine e dai cittadini residenti e no. L’esterno di questi importanti edifici appare in condizioni inaccettabili per il decoro dello storico quartiere in cui sono inseriti e, quindi, per il rispetto dell’intera città. Soprattutto il loro interno è fortemente compromesso dalla mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria, mettendo così in pericolo l’incolumità delle persone: parti comuni con impianti elettrici fatiscenti, infiltrazioni d’acqua, presenza di eternit, tubi discendenti fuori uso, lastricati dei terrazzi divelti, ecc. Molti alloggi, nonostante le annose e ripetute richieste d’intervento alla Proprietà,
presentano zone non agibili e a rischio crolli per cedimento di solai e ampie aree intrise d’umidità.
Chiediamo agli Organi Competenti immediati e sostanziali interventi di manutenzione per migliorare le condizioni di vita dei residenti, per la sicurezza di tutti e la dignità di luoghi storici conosciuti, amati e visitati non solo dall’intera città di Roma, ma anche da tutto il Paese.”
Questo è il testo della petizione popolare indirizzata alle Istituzioni, a partire dal Presidente della Repubblica, questo è ciò che chiedono le cittadine e i cittadini, sostenuti dal Municipio XI con coscienza e responsabilità. Questa è purtroppo la fotografia della realtà vissuta ogni giorno dai residenti degli Alberghi della Garbatella, analoga peraltro alla pessima condizione di tutte le case popolari del quartiere. Sono anni che denunciamo la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria, sottolineando che tanta parte della piacevolezza e fruibilità dei Lotti ATER dipende esclusivamente dagli inquilini che se ne sono fatti carico e che da sempre curano i giardini, eseguono a loro spese lavori di manutenzione che dovrebbe fare l’Istituto, rendendo così vivibili non solo gli alloggi, ma anche i cortili e i vialetti d’accesso alle case, regalando al quartiere quell’aria d’accoglienza e di socialità riconosciuta ed ammirata da tutta Italia.
Roma Capitale si fa bella presentando la Garbatella come una delle sue perle, ma nessuno muove un dito per salvare i suoi tesori, cioè gli Alberghi e i Lotti storici che devono essere vissuti dalla comunità cittadina come patrimonio comune.
Dall’insediamento della Giunta Polverini alla Regione Lazio, da cui dipende l’ATER, si è provveduto solo ora a nominare il nuovo consiglio d’amministrazione dell’azienda, lasciando per quasi due anni incancrenirsi una situazione già drammatica; adesso non ci sono più scuse, gli interventi devono essere programmati ed eseguiti subito. Il problema dell’abbandono manutentivo delle case è legato a stretto giro alla questione della dismissione del patrimonio che, in questo periodo, è in pratica bloccata e gli alloggi inseriti nel piano vendite rimangono quelli già stabiliti negli anni ’80/’90 per gli aventi diritto.
Il legame sta nel fatto che, con l’ipotesi della vendita futura, si sta cercando di fare il meno possibile, abbandonando al degrado tutto, non
investendo più su un patrimonio immobiliare considerato ormai un vuoto a perdere e giustificando le inadempienze con la scusa del prezzo
di vendita basso, senza considerare quanto dovranno sborsare i futuri proprietari per mantenere edifici belli, antichi, fascinosi, ma pur sempre fatiscenti.
La pazienza dei residenti è finita!
Chiediamo risposte certe e rapide a problemi veri non più rinviabili, per una migliore qualità dell’abitare e per la dignità di un intero territorio.
Cons. Paola Angelucci
(Per collaborare alla raccolta firme chiamare il numero 339 3959674)

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 9 – Marzo 2012

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail