Si va estinguendo il piccolo commercio

Si va estinguendo il piccolo commercio

di Paola Angelucci

Anche a Garbatella sta emergendo la critica situazione del “commercio impossibile”, in pratica la difficoltà che molti artigiani e commercianti hanno di mantenere in vita le proprie attività.
Le cause di questo problema sono da ricercare, soprattutto, in un sistema economico che non tutela il piccolo commercio, quello che nasce e si lega alle esigenze
spicce della popolazione, come, per esempio, l’emporio o il negozio d’alimentari sotto casa, oppure la latteria ed il calzolaio.
Molti fallimenti e chiusure forzate s’innestano sull’avanzare delle grandi catene di distribuzione che ormai spopolano anche nel nostro quartiere; se, da una parte, nei supermercati e nei centri commerciali trovi veramente ogni genere …..

Si va estinguendo il piccolo commercio

di Paola Angelucci

Anche a Garbatella sta emergendo la critica situazione del “commercio impossibile”, in pratica la difficoltà che molti artigiani e commercianti hanno di mantenere in vita le proprie attività.
Le cause di questo problema sono da ricercare, soprattutto, in un sistema economico che non tutela il piccolo commercio, quello che nasce e si lega alle esigenze
spicce della popolazione, come, per esempio, l’emporio o il negozio d’alimentari sotto casa, oppure la latteria ed il calzolaio.
Molti fallimenti e chiusure forzate s’innestano sull’avanzare delle grandi catene di distribuzione che ormai spopolano anche nel nostro quartiere; se, da una parte, nei supermercati e nei centri commerciali trovi veramente ogni genere d’articoli ed i cibi più svariati a prezzi convenienti, dall’altra si è completamente smarrito quel rapporto quotidiano fatto di saluti cordiali, offerte di prodotti genuini e consigli.

L’attenzione va focalizzata su vari elementi che concorrono a creare questo fenomeno, primo tra tutti il costo degli affitti dei locali che sono arrivati, anche in questa zona, a prezzi quasi impossibili per un piccolo commerciante.
Parliamo di cifre che partono dai 1.500 € a oltre 2.500: una speculazione bella e buona, proprio come per gli affitti delle case! Altro elemento che deprime il piccolo commercio è la vendita, da parte degli Enti che “cartolarizzano” il loro patrimonio, dei locali che finora erano dati in affitto e che gli attuali gestori non sono in grado di acquistare o che non riescono a far rendere abbastanza per ammortizzare il costo dell’acquisto. Un esempio fra tanti, il negozio di generi alimentari D’Amico di Via Luigi Lasagna, una rivendita storica, attiva dagli anni ’50 da padre in figlio.
“Ormai – dice il signor  Maurizio D’Amico, norcino doc, mentre smantella pezzo per pezzo il vecchio negozio – il guadagno non vale più il sacrificio”.Lui ha le sue buone ragioni, ma a noi resta lo squallore della serranda sempre chiusa e la leggera malinconia di non poter più dire: “Buongiorno, mi dai per favore un etto di pizza bianca?
Grazie, vado di fretta, la pago dopo. Ciao!”

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