Sempre più vicino “Campidoglio 2” il Comune decentrato all’Ostiense
La creazione del nuovo polo amministrativo Campidoglio 2 è, per il nostro rione, una notizia di grande rilievo. Viviamo un momento in cui le uniche notizie che provengono dal comparto pubblico sono legate alla vendita di immobili storici più o meno di qualità. Che la Capitale d’Italia tenti di disegnare il proprio futuro pensando ad un nuovo assetto dei suoi uffici e – conseguentemente – dell’intera città è una notizia positiva, in controtendenza nel panorama italiano. Da un lato, l’idea di un benemerito ex sindaco della città eminente critico d’arte, G.C. Argan, il sogno del grande polo museale del colle capitolino come fulcro del futuro sistema culturale cittadino; dall’altro, la riqualificazione delle periferie che la realizzazione del grande polo amministrativo pone in essere. …..
Sempre più vicino “Campidoglio 2” il Comune decentrato all’Ostiense
La creazione del nuovo polo amministrativo Campidoglio 2 è, per il nostro rione, una notizia di grande rilievo. Viviamo un momento in cui le uniche notizie che provengono dal comparto pubblico sono legate alla vendita di immobili storici più o meno di qualità. Che la Capitale d’Italia tenti di disegnare il proprio futuro pensando ad un nuovo assetto dei suoi uffici e – conseguentemente – dell’intera città è una notizia positiva, in controtendenza nel panorama italiano. Da un lato, l’idea di un benemerito ex sindaco della città eminente critico d’arte, G.C. Argan, il sogno del grande polo museale del colle capitolino come fulcro del futuro sistema culturale cittadino; dall’altro, la riqualificazione delle periferie che la realizzazione del grande polo amministrativo pone in essere.
Certo è difficilmente sostenibile che il nostro quartiere abbia oggi qualcosa a che vedere con il concetto di periferia romana cui mancano, nella accezione comune, qualità e decoro. La sua centralità e la presenza di alcune istituzioni culturali, quali l’Università Roma III e la Libera Università S.PIO V, ne fanno anzi uno dei poli in cui si è innescato da tempo un dinamico processo di riqualificazione. Ma la nascita di Campidoglio 2 provocherà un effetto domino tra Dipartimenti ed uffici, grazie ad un vorticoso giro di trasferimenti, che produrrà un accentramento in un unico luogo, l’Ostiense, di tutta la macchina burocratica.
Delle aree di proprietà delle ferrovie, dove si costruiranno ex novo due palazzi e dove sarà ristrutturata l’ex Manifattura Tabacchi, sorgerà una moderna città amministrativa. Qui saranno concentrati gli assessorati e gli uffici più importanti. I Dipartimenti, così, dialogheranno più facilmente tra loro, gli utenti potranno fruire di tutti i tipi di documenti senza fare il giro della città. Si tratta di un progetto che non solo risponde a esigenze di efficienza e razionalità, ma che si pone altri importanti obiettivi: liberare 30 mila metri quadrati di spazi, a partire dallo stesso Campidoglio, per aprire nuove aree museali. Si tratta di un intervento strategico: adesso ci sono circa 70 uffici sparsi per il territorio che devono essere unificati in un unico polo amministrativo, in modo da trasformare la macchina burocratica in uno strumento efficente. Contrariamente a quanto ipotizzato in precedenza, l’Air Terminal rimarrà alle ferrovie: nell’edificio, che sarà una delle porte d’ingresso al Campidoglio 2, si rimetterà in sesto la stazione e saranno realizzati un centro commerciale, un ristorante, gli edifici della nuova Asl ed alcuni negozi. Tutte funzioni di supporto a utenti e ai Dipendenti.
Verranno realizzati nuovi uffici, progettati con criteri moderni, con possibilità di disporre di spazi funzionali, flessibili e pienamente rispondenti alle normative vigenti con il conseguente trasferimento in un unico ambito, da sedi oggi per lo più inadeguate e difficilmente raggiungibili, di circa 4000 dipendenti di uffici dipartimentali ed extra dipartimentali dell’Amministrazione con una migliore sinergia ed efficienza dei medesimi. 2000 dipendenti rimarranno invece nella sede storica del Comune e in quelle vicine (Via della Misericordia e Via Petroselli), dove resteranno gli uffici in diretta dipendenza del sindaco, del Consiglio comunale, dell’avvocatura, dei gruppi e delle commissioni consiliari.
E’ inoltre prevista all’Ostiense l’edificazione di due nuovi comparti, il primo chiamato C5 è il Piano di assetto della stazione Ostiense per la realizzazione della nuova sede dei Dipartimenti a prevalente contenuto amministrativo. Il secondo,Comparto C3, è destinato all’insediamento del Dipartimento XVII e ad una struttura di comunicazione all’utenza comprendente tutti i segmenti di frontline del Sistema Comune. Per la funzione di front-line di tutto il Comune di Roma, prevista inizialmente nell’Air Terminal, tenendo conto delle caratteristiche tecniche richieste per le attività di comunicazione al cittadino, è stato ritenuto più idoneo prevedere un nuovo edificio.
L’Air Terminal costituirà comunque, arricchito, come detto, da nuove funzioni commerciali e di stazione ferroviaria, il portale di accesso al Campidoglio 2. La struttura sarà dotata di parcheggi per 27 mila metri quadri con 1500 posti auto. Il costo di questi interventi verrà finanziato con l’alienazione degli immobili dell’Acea (101 milioni di euro), Via Tomacelli 107 (7,55 milioni di euro), di Via di Porta Larvenale 26 (10,45 milioni di euro) e, notizia da confermare, di Via del Colosseo (8,55 milioni di euro). Sulla base dello studio di fattibilità già realizzato, è partito il concorso internazionale per il progetto preliminare. I primi trasferimenti a piazza Giovanni da Verrazzano, dove andranno i Dipartimenti Patrimonio e Lavori pubblici, sono previsti per l’autunno di quest’anno. Contemporaneamente, quindi, dovrebbe essere varato il progetto definitivo, con successivo inizio dei lavori e chiusura dei cantieri nell’estate del 2007. In complesso saranno realizzati uffici per circa 77 mila metri quadri, di cui 44 mila per il polo amministrativo, 25 mila per quello tecnico e 8 mila destinati al front-office, una struttura di informazione per i cittadini.
Il Consiglio comunale seguirà l’iter con un comitato di vigilanza ad hoc. L’organo sarà composto da sette esperti in materia tecnico-amministrativa, nominati dall’assessore al Patrimonio, e avrà diritto di accesso a tutti i documenti che riguardano la delibera. (E.S.)
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 2 – Luglio 2005