Nel decennale della sua scomparsa Orlando Lombardi

Nel decennale della sua scomparsa

Orlando Lombardi

di Cosmo Barbato

Orlando Lombardi. La sua figura rievocata da Ds e da Rifondazione comunista.

Dieci anni fa, il 25 novembre del ’95, la Garbatella perdeva un suo figlio benemerito, l’ex partigiano Orlando Lombardi, ultimo di cinque figli maschi (due femmine nasceranno dopo di lui) di una famiglia operaia e antifascista. Aveva 70 anni. Il padre, Spartaco, era stato operaio all’Ottica Meccanica Italiana. All’Omi lavorò anche Orlando dall’età di 14 anni. …..

Nel decennale della sua scomparsa

Orlando Lombardi

di Cosmo Barbato

Orlando Lombardi. La sua figura rievocata da Ds e da Rifondazione comunista.

 

Dieci anni fa, il 25 novembre del ’95, la Garbatella perdeva un suo figlio benemerito, l’ex partigiano Orlando Lombardi, ultimo di cinque figli maschi (due femmine nasceranno dopo di lui) di una famiglia operaia e antifascista. Aveva 70 anni. Il padre, Spartaco, era stato operaio all’Ottica Meccanica Italiana. All’Omi lavorò anche Orlando dall’età di 14 anni.
E qui, in fabbrica, maturò la sua formazione sociale e politica. Nel 1939, quando l’Italia scese in guerra al fianco della Germania nazista, i quattro fratelli maggiori furono spediti al fronte. Orlando no, per la giovane età; e neanche il padre: per la sua specializzazione serviva in fabbrica. All’annuncio dell’armistizio, l’8 settembre del ’43, due dei fratelli erano a Roma, Giuseppe (Peppe) in licenza dopo aver navigato per anni nei sommergibili e Alberto perché mutilato.

“Ci demmo da fare a Porta San Paolo – raccontò con modestia Orlando – come ci fossimo dati un appuntamento, ma poi ci fu la sconfitta, tornammo a casa e ci riunimmo”. Orlando stesso riferì le parole del padre: “Figlioli miei, ognuno al proprio posto perché adesso facciamo la guerra vera. Prima cacciamo i tedeschi e i fascisti e poi vedremo, ma tutti devono stare al loro posto”. E i Lombardi furono tutti “al loro posto”, particolarmente Peppe che fu uno spericolato gappista dell’organizzazione centrale romana, medaglia d’argento, esempio e guida del giovane Orlando poco più che diciottenne, protagonista anch’egli di una serie di azioni a Roma e nelle Marche. Con altri partigiani della Garbatella alla vigilia della Liberazione occupò la Villetta, ex casa del fascio, che da allora divenne la sede dei comunisti.
Dopo la Liberazione l’impegno sociale e politico di Orlando non venne mai meno. Licenziato dal lavoro per rappresaglia, fece parte della vigilanza del Pci e successivamente fu assunto come operaio presso la Camera dei deputati dove creò la cellula dei dipendenti. La sua militanza attiva lo portò a dirigere per lunghissimi anni, a partire dagli anni ’70, la sezione della Garbatella, quella Villetta che aveva contribuito a strappare ai fascisti il giorno della Liberazione.
Qui come dirigente politico fu rigoroso difensore e garante della linea del Pci nei difficili anni di piombo e successivamente per tutti gli anni ’80. Non rivestì mai cariche istituzionali ma il suo prestigio politico e popolare fu grandissimo. Alla Garbatella poi era particolarmente amato per le innumerevoli lotte che aveva condotto nel quartiere. Nel suo rigore morale e politico curò sempre con particolare attenzione i giovani, sforzandosi di trasmettere loro gli ideali che avevano pervaso la sua vita.
Nel 1991, al momento dello scioglimento del Pci, non volle confluire nel Pds. Con un gruppo di iscritti che si opponevano allo scioglimento e che speravano in una continuazione del Pci e della sua politica, occupò la Villetta, per impedire che lo storico edificio passasse interamente al Pds. La Villetta fu poi spartita tra i due partiti nati dal ceppo comunista: la sezione del Pds (oggi Ds) al piano terra e quella di Rifondazione comunista (intitolata dal ’95 al nome di Orlando) al primo piano.
La nobile figura di Orlando Lombardi è stata ricordata nei giorni scorsi in due assemblee pubbliche sia dai Ds che da Rifondazione. Inoltre i Ds annunciano una serie di altre manifestazioni legate alla storia della Villetta: per prima, la presentazione di un libro autobiografico di un altro partigiano, Spartaco Cerrina, avvenuta il 2 dicembre; seguirà una serata dedicata alle donne della Villetta, impersonate nella bella figura di Vera Polimanti. Altre rievocazioni sono in preparazione.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 2 – Dicembre 2005

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