60 anni di storia della Villetta attraverso i suoi protagonisti

60 anni di storia della Villetta attraverso i suoi protagonisti

di Andrea Fannini

Orlando Lombardi, Spartaco Cerrina, Vera Polimanti, Maria Teresa Regard, i fratelli Cecilia (Renzo e Giorgio) e tante altre donne e uomini che hanno, in questi sessant’anni (sessant’uno per l’esattezza), contribuito, attraverso il loro impegno civile e la loro passione politica, a migliorare e trasformare il quartiere, stando sempre dalla parte dei più deboli e di chi aveva meno tutele e garanzie. Storie di donne e di uomini, non di eroi né di personaggi fantastici. …..

60 anni di storia della Villetta attraverso i suoi protagonisti

di Andrea Fannini

Orlando Lombardi, Spartaco Cerrina, Vera Polimanti, Maria Teresa Regard, i fratelli Cecilia (Renzo e Giorgio) e tante altre donne e uomini che hanno, in questi sessant’anni (sessant’uno per l’esattezza), contribuito, attraverso il loro impegno civile e la loro passione politica, a migliorare e trasformare il quartiere, stando sempre dalla parte dei più deboli e di chi aveva meno tutele e garanzie. Storie di donne e di uomini, non di eroi né di personaggi fantastici.
Storie di persone che hanno fatto della politica una scelta di vita non una ragione per vivere. Storie di donne e di uomini che hanno fatto la Resistenza e combattuto il fascismo. Storie di donne e di uomini che hanno lottato per difendere la democrazia e per estendere i diritti a chi, negli anni del dopoguerra fino agli anni ’80, di diritti ne aveva davvero pochi o per nulla. Storie di donne e di uomini diverse, molto diverse.
Abbiamo cominciato a raccontare queste storie il 24 novembre con un’iniziativa dedicata a Orlando Lombardi, segretario del Pci a Garbatella per 14 anni, dal 1974 fino alla seconda metà degli anni ’80, rievocando in particolare quel periodo di lotte e tensioni sociali e politiche.
Orlando, che fu anche partigiano insieme al fratello più grande Peppe, è stato certamente la figura più riconoscibile della Villetta per tanti anni.
Abbiamo proseguito con Spartaco Cerrina il 2 dicembre, anche lui segretario del Pci a Garbatella nei primi anni ’70, anche lui partigiano (nelle Langhe piemontesi, sua terread’origine).
Lo abbiamo ricordato presentando un libro bellissimo che Spartaco aveva finito di scrivere poco prima della sua prematura e rapida scomparsa, avvenuta a settembre.

Orlando e Spartaco due uomini così diversi, umanamente e politicamente: Orlando popolare (nel significato più bello e genuino del termine), radicato e conosciutissimo nel quartiere, sempre presente nella vita del Partito e nell’attività politica quotidiana del quartiere; Spartaco, di estrazione borghese, laureato, discreto, con una passione innata verso la scrittura e i viaggi (che lo portavano molto spesso e a lungo fuori dall’Italia). Eppure, tutte e due figli della stessa esperienza politica, quella del Pci, quella della Villetta.
Continueremo nei prossimi mesi a raccontare altre storie, altri protagonisti. Lo faremo a gennaio con un’iniziativa dedicata alle donne del Pci ricordando, in particolare, Vera Polimanti. Continueremo ancora nei successivi mesi.
Perché? Per tanti motivi. In primo luogo anche per affermare la nostra identità presente e futura. Noi veniamo da quell’esperienza, dall’esperienza del Pci. Non l’abbiamo rimossa e non la vogliamo rimuovere. Molti di noi provengono dal Pci, anche se poi hanno fatto la scelta di aderire al Pds prima e ai Ds poi o di non aderire affatto a nessun partito (come alcuni compagni che oggi scrivono su Cara Garbatella).
In secondo luo, per la Villetta.
Molti di noi hanno continuato e continuano a fare politica anche e soprattutto perché vogliono difendere questo spazio di iniziativa politica, sociale e culturale. Così com’è oggi, con tutti i limiti e le contraddizioni esistenti. Non è facile. I partiti si stanno trasformando o si sono già trasformati in macchine di potere, in comitati elettorali. Qui alla Villetta, per fortuna, si respira un’aria diversa. Poi per il quartiere, la Garbatella. Raccontare la storia della Villetta, difendere la sua memoria, ricordare i suoi protagonisti passati, significa anche raccontare un pezzo di storia della Garbatella, difendere la sua identità di quartiere con un tessuto
sociale e politico molto forte (che non si esaurisce, ovviamente, con quello della Villetta).
Infine, perché il ricordare queste storie rappresenta un monito e un esempio per molti di noi che fanno politica. Perché si sceglie di fare politica? Perché la politica? Molte risposte si possono avere ricordando queste belle, semplici, importanti storie.
Storie di donne e di uomini, non di eroi né di personaggi fantastici.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 2 – Dicembre 2005

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail