Le tre affollate giornate a fine settembre

Le tre affollate giornate a fine settembre alla Villetta Garbatella Jazz Festival n°13 nel ricordo di Pino Sallusti

Straordinario successo dell’ormai tradizionale manifestazione musicale, quest’anno dedicata alla memoria del suo scomparso direttore artistico. Nuovo direttore Pasquale Jannarella

di Giancarlo Proietti

La tredicesima edizione del Garbatella Jazz Festival ha avuto un successo straordinario. Gli organizzatori erano abituati da anni ad ospitare all’interno del giardino della Villetta centinaia di
appassionati di buona musica.

Le tre affollate giornate a fine settembre alla Villetta Garbatella Jazz Festival n°13 nel ricordo di Pino Sallusti

Straordinario successo dell’ormai tradizionale manifestazione musicale, quest’anno dedicata alla memoria del suo scomparso direttore artistico. Nuovo direttore Pasquale Jannarella

di Giancarlo Proietti

La tredicesima edizione del Garbatella Jazz Festival ha avuto un successo straordinario. Gli organizzatori erano abituati da anni ad ospitare all’interno del giardino della Villetta centinaia di
appassionati di buona musica.

Quest’anno la manifestazione ha raggiunto livelli di partecipazione che sono andati al di là di ogni aspettativa. Moltissime persone non sono riuscite ad entrare all’interno pur vasto della Villetta della Garbatella, il luogo storico che accoglie da sempre questa manifestazione, e si sono dovuti accontentare di ascoltare la musica da fuori o optare per soluzioni alternative: un giro nel quartiere, una pizza o un buon piatto di pasta in uno dei numerosi locali della zona.

Questo grande risultato è la risposta più bella che tante persone, l’associazione Cara Garbatella e gli amici della Villetta potevano dare per ricordare un amico, Pino Sallusti, un grande musicista, contrabbassista e bassista romano, da sette anni direttore artistico del Festival, improvvisamente scomparso ad aprile.

Quest’anno il Festival è stato dedicato a lui. In questi ultimi sette anni, da quando Pino aveva assunto la responsabilità organizzativa, il Festival ha acquistato uno spessore che ha varcato i confini cittadini, fino ad avere una rilevanza nazionale. Pino con gli organizzatori aveva istaurato uno stretto rapporto, cercando di dare il massimo, scegliendo ottima musica senza tralasciare le esigenze organizzative.

Pino aveva amato fin da subito gli amici di Cara Garbatella e il luogo dove si svolge la manifestazione: la Villetta. Si è subito integrato ella realtà delle associazioni organizzatrici del Festival, cogliendo l’importanza storico-politica di un posto come la Villetta. Proprio all’interno di questo storico edificio, nell’aprile di quest’anno, per volontà della sua amata compagna Serena, all’ombra di una vecchia mimosa, centinaia di persone hanno voluto salutare Pino l’ultima volta in una soleggiata mattina di primavera.

Più che un addio è stata una festa, dove sul palco della Villetta si sono alternati decine di musicisti per rendere omaggio a questo grande musicista.

Il Garbatella Jazz Festival 2017 si è svolto dal 21 al 23 settembre. Il nuovo direttore artistico, Pasquale Innarella, musicista e collega di Pino, ha voluto continuare con lo stesso stile con il quale si era distinta la vecchia direzione artistica. Pasquale ha chiamato a cimentarsi per questa edizione tanti amici musicisti che in questi anni avevano suonato e collaborato con Pino. Giovedì 21 ha aperto questa tredicesima edizione la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, a seguire il quintetto Hot Club de Zazz che si sono inventati “i Trovatori”, i quali hanno presentato una rivisitazione in chiave gipsy swing di alcune famose melodie del “Trovatore” di Giuseppe Verdi.

Venerdì 22, in apertura, il laboratorio jazz della Scuola Popolare di Musica di Testaccio; a seguire Pasquale Innarella Quartet, che ha presentato il suo nuovo lavoro, “Migrantes”. Pasquale, è un artista sempre sensibile alle tematiche sociali, da anni impegnato nella periferia romana dove coniuga l’impegno con la musica.

Sabato 23 la San Lorenzo Jazz Orchestra ha aperto la serata. È una formazione di undici elementi, figlia dei precedenti ensemble con 15 musicisti, tra i quali Pino Sallusti era l’elemento più importante. Ha concluso la tre giorni musicale “Pino Sallusti Septet, Legacy”, nella quale si sono esibiti Carlo Conti (sax baritono), Max Filosi (sax alto), Claudio Corvini (tromba), Marco Conti (sax tenore), Andrea Frascaroli (pianoforte), Stefano Cesare (contrabasso), Gianni Di Renzo (batteria).

Tre giorni di festa, misti a rabbia e malinconia per un amico che non c’e più. E proprio nell’ultima sera il momento emotivamente più toccante è stato quando dal palco uno degli organizzatori ha letto un piccolo ma toccante biglietto scritto da Serena alla presenza della figlia Valentina, il padre la sorella e il fratello di Pino.

Forti emozioni, le note jazz lasciano spazio solo ai ricordi… poi musica, musica, musica.

Pino avrebbe voluto così

 Copyright  tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 13 – dicembre 2017

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