“La Mescita” di 13 Gradi: la passione per il vino raddoppia

Il nuovo locale di degustazione di Via Luigi Fincati

“La Mescita” di 13 Gradi: la passione per il vino raddoppia

di Guido Barbato

“La mescita” è il nome del locale di degustazione, associato all’enoteca “13 Gradi” di cui già scrivemmo circa due anni fa. E’ l’ultima piacevolissima novità del nostro quartiere ed ha aperto a novembre per iniziativa di Angelo ed Elisa, soci lavoratori del locale, già protagonisti dell’Enoteca “associata”. Entrambi i locali affacciano su Piazza Bartolomeo Romano, proprio davanti al teatro Palladium, ma l’ingresso di “La Mescita” è in Via Luigi Fincati 44.
Ci racconta Angelo, che già gestisce l’Enoteca da tre anni, che lui ed Elisa hanno preso questa iniziativa perché, …..

Il nuovo locale di degustazione di Via Luigi Fincati

“La Mescita” di 13 Gradi: la passione per il vino raddoppia

di Guido Barbato

“La mescita” è il nome del locale di degustazione, associato all’enoteca “13 Gradi” di cui già scrivemmo circa due anni fa. E’ l’ultima piacevolissima novità del nostro quartiere ed ha aperto a novembre per iniziativa di Angelo ed Elisa, soci lavoratori del locale, già protagonisti dell’Enoteca “associata”. Entrambi i locali affacciano su Piazza Bartolomeo Romano, proprio davanti al teatro Palladium, ma l’ingresso di “La Mescita” è in Via Luigi Fincati 44.
Ci racconta Angelo, che già gestisce l’Enoteca da tre anni, che lui ed Elisa hanno preso questa iniziativa perché, dopo aver venduto vino per tanto tempo, sentivano la necessità di “condividere le emozioni del vino assaporandolo con i clienti”. Si trattava di vivere in diretta la gioia della degustazione di ciò che era stato suggerito. Quale soddisfazione più grande per degli esperti ed appassionati?
Così, appena si è liberato un locale adiacente all’Enoteca, si sono buttati con entusiasmo in questa nuova avventura. La risposta dei clienti è stata eccezionale, oltre ogni più rosea previsione. Abbiamo chiesto ad Angelo se ci sia un cliente tipo del locale, ma la risposta è stata: “no, c’è gente di tutti i tipi”. Il denominatore comune a tutti è piuttosto lo spirito con cui si frequenta “La Mescita”, e cioè un atteggiamento informale e di confidenza, diverso da quello di tanti locali simili di Roma: “Quello che abbiamo creato è un’atmosfera, fatta di competenza e familiarità. Da noi si fa fatica a distinguere il gestore dall’avventore, ed è quasi il cliente che mette a suo agio il titolare anziché
viceversa”. Questo delizioso clima rilassato è a nostro parere anche frutto del carattere affabile e delicato di Angelo, nonché delle sapienti scelte enogastronomiche effettuate.
La proposta è in linea con la filosofia che già ispirava l’Enoteca: ricerca di prodotti di qualità, da acquistare direttamente dal produttore con un buon rapporto qualità/prezzo; privilegiare le piccole etichette locali, quelle che sono espressione della tradizionale arte vitivinicola, che producono vini non omologati né tanto meno alla moda, ma solo di alta qualità, prodotti “fatti con amore, e non per seguire a tutti i costi le regole del mercato”; trasmettere una cultura diversa del vino rispetto a quella che si è imposta negli ultimi decenni, e riscoprire il gusto del bere quotidiano, abbandonando la moda della degustazione come fattore di distinzione sociale.
Perché, come dice Angelo, “il vino non va girato e rigirato nel bicchiere ma va bevuto”. In questa ottica si inquadra anche la grande attenzione alle produzioni biodinamiche e la scelta di una attenta selezione di birre artigianali.
Angelo mantiene poi la sua predilezione per i vini abruzzesi. Ci spiega che l’Abruzzo, con le sue 138 cantine, è oggi ai massimi livelli di produzione italiana (Chieti in particolare, la sua provincia di origine, è seconda in Italia solo a Trapani come quantità prodotte). Non potendo vantare però la fama di regioni più illustri e consolidate, come il Piemonte o la Toscana, e non essendo ancora stata travolta da produzioni industriali standardizzate, offre rapporti qualità/prezzo ineguagliati nel resto d’Italia. In ogni caso potrete trovare una accurata selezione di vini di tutte le regioni italiane, ma aspettatevi un occhio di riguardo per l’Abruzzo.
La proposta gastronomica è poi veramente accattivante. Il menù, di dimensioni limitate ma scelto con cura ed amore, offre le classiche selezioni di affettati e formaggi, che però vengono con passione scelti, presentati e “raccontati al tavolo” dall’esperta Elisa. Troviamo poi l’imperdibile pane burro e alici di Angelo (fatto con le celeberrime e ricercatissime alici di Cetara, in Costiera Amalfitana), carne salada trentina, bruschette, torte rustiche e dolci vari. Occasionalmente propongono anche serate a tema, come per il trascorso giorno di San Valentino in cui i protagonisti sono stati “Porchetta e Champagne”. La filosofia di fondo è, come per il vino, “anticonsumistica”: dunque sono messi al bando i buffet in cui si mangia fino a scoppiare ma senza qualità.
La perla di questo locale è però una particolarità rara da trovare. Al piano interrato è quasi completata una cantina realizzata ad opera d’arte, con breccia a terra, tufo originale alle pareti e impianto di aerazione. Sarà aperta a breve e sarà dedicata ai clienti, che potranno acquistare e conservare il loro vino in condizioni di temperatura ed umidità ottimali. Ognuno avrà il suo spazio riservato, da cui potrà prelevare le bottiglie acquistate per portarsele a casa o per degustarle direttamente nel locale.
Complimenti ragazzi. “La Mescita” di 13 Gradi è in via Luigi Fincati 44. Aperta dal martedì al sabato dalle 18 all’una di notte. La potete trovare anche su facebook. 

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 9 – Marzo 2012

 

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