Se vedemo stasera a cena a “I Scalini”
di Guido Barbato
E’ situata in Via Roberto de Nobili 17, quasi di fronte alla fontana di Carlotta, questa trattoria dal nome curioso. Nome che richiama in romanesco i pochi scalini per accedervi, non da salire ma da scendere dal piano della strada. E’ gestita dal 2000 da Orietta Raimondi e da suo marito Angelo.
I coniugi affermano con orgoglio di rappresentare un pezzo di storia e una delle prime attività commerciali del quartiere: il locale infatti era gestito fin dal 1925 dal nonno di Orietta, Pietro Rascelli, come negozio di vini e oli, mentre in tempi più recenti la nonna gestiva la tabaccheria una volta situata affianco, i cui locali sono stati poi assorbiti nella trattoria. I Rascelli gestivano anche una trattoria notturna in Via Ostiense, …..
Se vedemo stasera a cena a “I Scalini”
di Guido Barbato
I coniugi affermano con orgoglio di rappresentare un pezzo di storia e una delle prime attività commerciali del quartiere: il locale infatti era gestito fin dal 1925 dal nonno di Orietta, Pietro Rascelli, come negozio di vini e oli, mentre in tempi più recenti la nonna gestiva la tabaccheria una volta situata affianco, i cui locali sono stati poi assorbiti nella trattoria. I Rascelli gestivano anche una trattoria notturna in Via Ostiense, dedicata alla ristorazione dei lavoratori dei Mercati Generali. Il vini e oli si è poi trasformato in trattoria romana, passando negli anni per diverse gestioni.
Angelo e Orietta fanno da sempre i ristoratori, avendo gestito per anni dei locali ad Ostia. A un certo punto avevano deciso di ritirarsi, però alla fine degli anni ’90 non hanno saputo resistere alla tentazione di continuare il loro lavoro, che svolgono con passione, rilevando il locale dalla precedente gestione e facendo tornare così in famiglia quei luoghi che furono dei nonni.
La trattoria offre un menù tipicamente romano, con tutte le specialità del caso: dalle zuppe di legumi alla carbonara, amatriciana, cacio e pepe, dagli involtini alle coratelle, coda e paiata, contorni misti, dolci fatti in casa, vino prevalentemente sfuso. Il menù, sempre molto ricco, cambia di giorno in giorno in base alla disponibilità di materie prime e viene esposto al muro di ingresso alla sala, scritto a pennarello. Angelo e il resto del personale in servizio nella grande sala sono gentili e molto rapidi nel servizio, offrendo peraltro porzioni generose.
L’elemento peculiare del locale è l’arredamento interno, caratterizzato da bei dipinti ad olio che adornano le pareti.
Sono opere di un “guazzo” (un pittore edile) del quartiere, tal Ginetto, scomparso di recente, artista per hobby, che ha ritratto gradevoli scorci della Garbatella e del centro di Roma, impreziosendoli con dei versi del Trilussa e anche suoi originali.
Il tutto, unitamente al menù, crea una atmosfera di “romanità” particolarmente intensa e piacevole.
Insomma I Scalini è il posto giusto se si vuole trascorrere una serata gradevole e informale, respirando un po’ di genuina aria di Roma in compagnia del popolo della Garbatella, ormai sempre più eterogeneo, incontrando dall’operaio al professionista, dall’impiegato all’artista più o meno noto.
Il locale è aperto solo la sera esclusa la domenica.
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 3 – Marzo 2006





