Il verde a Via delle Sette Chiese

Il verde a Via delle Sette Chiese
Sicurezza pedoni in Via Costantino
Segnalazione ai Vigili urbani
La Garbatella come Beirut?

Il verde a Via delle Sette Chiese

Come era facile prevedere e come qualche lettore aveva preannunciato, il verde delle miniaiuole sparse lungo il tragitto di Via delle Sette Chiese recentemente ristrutturato si è trasformato in cespugli informi che di ornamentale non hanno niente. E questo per mancanza di manutenzione. Ma gli architetti, quando progettano interventi come quello attuato su Via delle Sette Chiese, non si rendono conto delle difficoltà che si incontrano oggi ad assicurare una manutenzione continuativa in frammenti di verde pubblico, quando il Servizio giardini non è in grado di garantire nemmeno la gestione dei principali parchi?

Vanda Affida

Sicurezza pedoni in Via Costantino

Segnaliamo al Sindaco Alemanno e al Presidente del Municipio XI Catarci che, in Via Costantino incrocio con Via della Villa di Lucina, da tempo le strisce pedonali con lo stop sono cancellati. Circa due mesi fa un motociclista è morto proprio a questo incrocio investito da una macchina. Si fa presente che a pochi metri si trova una piscina comunale che la mattina è frequentata da molti anziani ed il pomeriggio da molti bambini. Si fa inoltre presente che Via Costantino è la strada che costeggia l’ospedale CTO con una frequenza attiva di ambulanze. Pertanto si prega di intervenire tempestivamente per assicurare più sicurezza alla comunità.

Mirella Arcidiacono
Presidente dell’Associazione
“Il tempo ritrovato”

Segnalazione ai Vigili urbani

Da circa un anno (dico un anno!) a Largo Fochetti si trova, chiaramente abbandonata, una motoretta rossa, appoggiata al bordo di una delle aiuole alte del Credito Fondiario. Per il suo colore vistoso si nota subito a tutti coloro che passano.
Stranamente resta invisibile a coloro che dovrebbero controllare le strade che evidentemente di lì o non passano mai oppure quando passano sono distratt i…

Roberto Egidi

La Garbatella come Beirut?

E’ vero, il paragone di Roma e della Garbatella con Beirut è calzante (vedi articolo pubblicato sul numero di maggio di Cara Garbatella). Non prima della guerra (civile) però, quando le feci visita in qualità di allievo dell’Istituto Nautico Marcantonio Colonna di Roma e mi apparve più simile a una Napoli fumosa che all’attuale disastro.
Beirut, “la bella addormentata sulle rive del Mar Mediterraneo”, si potrebbe dire, ora non più. Bella ma polverosa, luccicante d’oro di dubbia lega, ma affascinante, Beirut come Napoli (che lo è ancora) e anche Roma con la sua propaggine, la Garbatella, fanno fremere di mal riposto amore esattamente come quello verso una prostituta o un viado.
Roma e la Garbatella però, bontà loro, non sono ridotte così male! Non è stato intaccato il loro fascino che, anzi … è aumentato! Non si vedono macerie per le strade, ma solo degrado, incuria e stato di abbandono. Il che è diverso.
La Garbatella, come d’altra parte Roma, sembrano sempre le stesse perché lo stesso è il velo di polvere e di cartacce che le appanna. Stesse sono le persone che dormono sulle panchine sull’Appia Nuova e crescono, semmai, in modo esponenziale, sia le crepe nelle mura Aureliane che le erbacce. Roma come la Garbatella, possono essere un esempio di destino.
Rispecchiandosi con vezzo nell’acqua torbida del Tevere o sui bianchi marmi del Palazzaccio, per moltissimi anni, sia Roma che la Garbatella, si sono illuse di essere ancora “le più belle del reame!”.
Roma come la Garbatella, dànno la sensazione di trovarsi sempre un passo indietro (magari anche più d’uno!) rispetto agli appuntamenti con il tempo, che corre veloce anche per le città e la vita stessa dei cittadini. La Garbatella, come d’altronde Roma, possiedono una loro vita al di fuori del tempo.

Franco Masini


Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 6 – Novembre 2009


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