Lavori alle Sette Chiese Sono prevalenti le critiche

LAVORI PUBBLICI E URBANIZZAZIONE

Lavori alle Sette Chiese
Sono prevalenti le critiche

di Cosmo Barbato

No, non ci siamo. L’auspicato recupero del tracciato della storica Via delle Sette Chiese scontenta i residenti. Altro che opera partecipata! La gente non capisce certe scelte che, seppur dettate dal lodevole intento di ricavare aree pedonali e luoghi di aggregazione, nonché per rallentare il traffico veicolare, crea enormi disagi al movimento dei cittadini. …..

LAVORI PUBBLICI E URBANIZZAZIONE

Lavori alle Sette Chiese
Sono prevalenti le critiche

di Cosmo Barbato

No, non ci siamo. L’auspicato recupero del tracciato della storica Via delle Sette Chiese scontenta i residenti. Altro che opera partecipata! La gente non capisce certe scelte che, seppur dettate dal lodevole intento di ricavare aree pedonali e luoghi di aggregazione, nonché per rallentare il traffico veicolare, crea enormi disagi al movimento dei cittadini.
Gli interventi diluiti nel tempo iniziarono a giugno dello scorso anno, per rendere pedonale il tratto della strada che va da Via Guglielmotti al Largo delle Sette Chiese. Un bel lavoro in sampietrini e lastre di basalto con una rosa tracciata sul fondo stradale a indicare, presso il cancello d’ingresso della ex Vigna Serafini, la presenza della catacomba di Commodilla. Su un lato della strada sono state ricavate delle lunghe aiuole rettangolari, peraltro di difficile manutenzione, diventate ben presto dei luoghi di fitto parcheggio fangoso o polveroso, a seconda della stagione, in piena area pedonale Poi si è posto mano a Piazza Oderico da Pordenone, dove è stata sistemata una utilissima rotatoria, creando però nel contempo un inutile grande marciapiede laterale, praticamente non frequentabile dai pedoni, che però ha rubato lo spazio a un utile parcheggio.

E’ toccato poi a Piazza Sant’Eurosia dove, a giudizio degli abitanti, è stato compiuto uno scempio. Praticamente la piazza ora è costituita da due enormi marciapiedi attraversati da uno strettissimo passaggio veicolare diretto da Via delle Sette Chiese a Via Giustino De Jacobis, attraverso il quale a fatica passa un pullman o un mezzo di soccorso dei pompieri. I due marciapiedi sono stati pensati come luoghi di aggregazione, dei quali però veramente non si sentiva il bisogno, trovandosi a ridosso dell’ampia bellissima area pubblica del Parco di San Filippo Neri. Quanto meno, si sarebbe dovuto riservare al parcheggio almeno l’area del marciapiede adiacente al Lotto 24, in una zona dove non ci sono più posti per posare l’auto. In quest’area ancora non è stato risolto il problema del pericolosissimo inserimento di Via Filippo Tolli in Via Macinghi Strozzi E’ seguito poi il rifacimento del tratto di Via delle Sette Chiese tra il Largo omonimo e Piazza Sant’Eurosia.
Qui il parcheggio delle auto è stato tutto felicemente concentrato a pettine su un lato della strada, mentre sul lato opposto è stato creato un ampio marciapiede alberato, destinato anche ad una serie di aiuolette strette e lunghe, praticamente inservibili per accogliere il verde, che però intralciano il movimento dei pedoni e che sono destinate a diventare ricettacolo di rifiuti e di deiezioni canine. Ancora, Largo delle Sette Chiese. Qui è stata ricavata un’utile
rotatoria, è stato salvato il monumento alla Resistenza dello scultore Cesare Esposito destinato originariamente a un suo trasferimento, è stato creato un enorme inutile marciapiede su un lato adesso poco frequentato della piazza, è stato ricavato uno stretto percorso di scorrimento veicolare insufficiente per il traffico della zona. Inoltre, risultano pericolosi gli inserimenti nella piazza di Via degli Armatori e di Via della Villa di Lucina.
Infine, si sono perduti una quantità di posti macchina, in una zona già molto congestionata per la prossimità del Cto, del Teatro Palladium e, in un futuro speriamo non lontano, del mercato coperto di Via Passino.
Brillante la sistemazione di Largo Bompiani, che dà l’impressione di una piccola oasi in un punto dove si concentra l’intenso traffico da e per l’Ardeatina.
Questi giudizi negativi, ma anche quelli positivi, riassumono il parere dei cittadini, che non va semplicisticamente liquidato come la resistenza generalizzata che si riscontra nei confronti delle innovazioni. Il malessere dei residenti è reale, nasce dalle difficoltà che essi incontrano a vivere il quartiere, dagli interventi di cui essi non capiscono le ragioni, dall’esasperazione che comporta la ricerca, non troppo lontano da casa, di un posto dove parcheggiare l’auto, di cui si deve dissuadere l’uso offrendo in alternativa il mezzo pubblico, ma a cui si deve trovare un posto almeno per la sosta.
Una proposta partecipativa già avanzata su questo giornale qualche anno fa: poiché la lunga Via delle Sette Chiese segue nei suoi vari tratti direzioni di marcia diverse, per agevolare chi cerca un indirizzo sarebbe opportuno indicare in una tabella all’inizio di ciascun tratto i numeri civici ivi compresi (come si fa per indicare nei vari corridoi la distribuzione delle stanze negli alberghi).

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 4 – Dicembre 2007

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