Piccolo nostro contributo di “partecipazione”
Alla ricerca di un numero a Via delle Sette Chiese
Una proposta per districarsi nei sei spezzoni della storica via.
L’assemblea del 27 maggio per il Bilancio partecipativo
Di C.B.
Partecipare vuol dire anche segnalare, proporre: oppure no? Ecco un nostro piccolo contributo al concetto di bilancio partecipativo, sul quale in vari tempi si è discusso. Riguarda un problema di razionalizzazione della viabilità, a nostro avviso una priorità che, dal punto di vista del bilancio, non costerebbe quasi niente, ma servirebbe a diradare un diffuso senso di malessere che attanaglia quegli sventurati automobilisti (ma anche pedoni), soprattutto non residenti, che si avventurino su Via delle Sette Chiese alla ricerca di un numero civico. …..
Piccolo nostro contributo di “partecipazione”
Alla ricerca di un numero a Via delle Sette Chiese
Una proposta per districarsi nei sei spezzoni della storica via.
L’assemblea del 27 maggio per il Bilancio partecipativo
Di C.B.
Partecipare vuol dire anche segnalare, proporre: oppure no? Ecco un nostro piccolo contributo al concetto di bilancio partecipativo, sul quale in vari tempi si è discusso. Riguarda un problema di razionalizzazione della viabilità, a nostro avviso una priorità che, dal punto di vista del bilancio, non costerebbe quasi niente, ma servirebbe a diradare un diffuso senso di malessere che attanaglia quegli sventurati automobilisti (ma anche pedoni), soprattutto non residenti, che si avventurino su Via delle Sette Chiese alla ricerca di un numero civico.
La nostra storica martoriata Via, come è noto, è spezzettata in ben sei tronconi su un percorso di circa tre chilometri lungo i quali ci sono in alternanza: un’isola pedonale, sensi unici (per giunta in direzioni opposte tra loro) e un doppio senso di marcia. Prima tratta, senso unico da Largo delle Sette Chiese alla Via Ostiense; seconda tratta, senso unico da Piazza Sant’Eurosia a Largo della Sette Chiese, dove questo slargo, malamente orientato, ne spezza la continuità; terza tratta, isola pedonale tra Piazza Sant’Eurosia e Piazza Oderico da Pordenone, cioè tra due piazze che ne distolgono completamente l’orientamento; quarta tratta, senso unico da Piazza Oderico da Pordenone allo sciagurato taglio della Colombo operato alla fine degli scorsi anni Trenta, quando fu progettata la grande Via Imperiale per l’E42; quinta tratta a doppio senso di marcia dalla Colombo all’incrocio con la Via Ardeatina, però attraverso Piazza dei Navigatori e Largo Bompiani che ne rompono ulteriormente e gravemente l’unità; sesta tratta infine a senso unico dall’Appia Antica all’Ardeatina, dove la nostra Via modifica la sua denominazione in Vicolo della Sette Chiese. Tre chilometri tormentati, che fanno impazzire gli automobilisti alla ricerca di un numero civico: accade infatti continuamente di incontrarne che si aggirino smarriti, chiedendo disperati informazioni che anche gli stessi residenti non sono in grado di fornire.
Furono realizzati in passato progetti per restituire, almeno da un punto di vista architettonico, un percorso ideale indirizzato alla ricostruzione immaginaria dell’antica nostra Via, attraverso alberature, illuminazione e pavimentazione unitarie. Si era inutilmente sperato che la realizzazione di un sottopasso della Colombo, progettato dall’Arch. Manfredi Nicoletti, consentisse di ricucire quella traumatica cesura. Noi ci limitiamo a una proposta molto più modesta e di facile attuazione: l’istituzione di una speciale segnaletica stradale che indichi i numeri civici compresi in ciascuna delle tratte della Via, alla maniera di ciò che avviene nei corridoi degli alberghi per orientare gli ospiti verso i numeri delle stanze. Ben vengano poi eventuali interventi ben più radicali che valgano a restituire alla Via delle Sette Chiese almeno una parte della sua dignità perduta.
A proposito di Bilancio partecipativo, diamo conto dell’ultima assemblea riguardante la Garbatella, tenutasi il 27 maggio scorso. Presenti 124 cittadini, voti validi 118. Si trattava di indicare la preferenza alle proposte che quattro portavoce avevano avuto l’incarico di illustrare, dopo gli incontri tra delegati succedutisi all’assemblea preparatoria del 9 gennaio. Per i lavori pubblici è passata con 62 voti la proposta di riqualificazione del breve tratto di Via delle Sette Chiese tra Piazza Oderico da Pordenone e la Colombo (intervento peraltro già in programma); per il verde e l’ambiente ha ottenuto 113 voti la richiesta di istituzione di un osservatorio municipale sulle emittenze di onde elettromagnetiche (trasmittenti per i telefonini); per la viabilità con 38 voti è prevalsa la richiesta di segnalazioni acustiche per non vedenti ai semafori della Colombo e della Circonvallazione ed è stato inoltre invocato un semaforo all’incrocio tra Via Pigafetta e Via Benzoni; per il settore culturale con 52 voti è prevalso l’auspicio dell’istituzione di una “tenda della cultura” (libri, video e audio cassette, laboratorio di costruzioni per i piccoli, spazio d’incontro per adulti e anziani) nell’istituendo parco di Via Rosa Raimondi Garibaldi.
E’ stato precisato che queste indicazioni valgono come priorità che il Municipio dovrà valutare e tenere nel debito conto, pur senza avere ovviamente valenza operativa.
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 1 – Luglio 2004