Suona la campanella! Un nuovo anno scolastico inizia. Tra cartelle, libri e la gioia di rincontrarsi con gli insegnanti e i compagni, all’Istituto Poggiali Spizzichino a Tor Marancia, c’è stata la sorpresa di trovare anche una biblioteca. Infatti, al civico 73 di viale Odescalchi, tra il plesso Raimondi e il liceo Caravaggio, è stata inaugurata la biblioteca Don Andrea Gallo, un nuovo avamposto culturale, nato in uno spazio che fino a qualche mese fa era adibito a magazzino polveroso.
L’inaugurazione si è tenuta giovedì mattina davanti tanti e tante bambine, la dirigenza scolastica ed esponenti istituzionali. è proseguita nel pomeriggio, con il taglio del nastro eseguito da Amedeo Ciaccheri presidente dell’VIII Municipio e dal segretario della Cgil Maurizio Landini, storico amico di Don Andrea Gallo.

La Biblioteca
La biblioteca, si presenta con un’ampia sala, al centro tavoli circolari e tante librerie perimetrali. Le pareti, ancora scarne di disegni e arredi, saranno occasione per i ragazzi e le ragazze di poterle decorare con pitture e scritte, magari coadiuvati dalle volontarie della Scuola Popolare Sciangai, anche loro presenti all’inaugurazione, che si adoperano gratuitamente, da circa sette anni, nell’assistenza allo studio e in attività laboratoriali con i tanti minori del quartiere.
Per adesso, lo spazio sarà a disposizione solo per chi frequenta l’Istituto, però il Municipio sta lavorando affinché si possa aprire a tutto il territorio e collegare la struttura al circuito delle Biblioteche di Roma, che nel frattempo sta arricchendo gli scaffali con molti volumi.
I lavori di ristrutturazione nella scuola
Oltre a trovare una biblioteca, chi frequenta l’Istituto Poggiali Spizzichino, quest’anno, troverà anche un ambiente ristrutturato. L’assessora alle politiche scolastiche ed educative Francesca Vetrugno, si è adoperata per far ripulire e verniciare il teatro, la sala mensa, i corridoi e le aule dell’edificio.
L’ufficio del consigliere municipale Roberto Falasca e il Coordinamento Centrale al decoro invece, si sono attivati per imbiancare il muro esterno e sistemare le ringhiere della biblioteca e del liceo Caravaggio. Per andare, poco dopo, a rimuovere una vergognosa svastica che capeggiava sul monumento ai Caduti della Montagnola.

Il ricordo di Don Gallo prosegue a La Villetta
La giornata è proseguita a La Villetta a Garbatella. Tante e tanti ospiti si sono avvicendati per ricordare il prete di strada, militante antifascista e libero pensatore Don Andrea Gallo.
L’attrice e scrittrice Francesca Fornario ha aperto il dibattito, spiegando con ironia e rispetto l’importanza della Costituzione Italiana. Gli hanno fatto seguito, Domenico “Megu” Chionetti della comunità San Benedetto al Porto, Caterina Pozzi presidente del Cnca, il presidente nazionale dell’Arci Walter Massa, Emiliano Manfredonia presidente nazionale Acli e l’avvocato Anna Falcone, tutte e tutti hanno raccontato aneddoti sul prete ligure e sull’importanza di “Vivere in sana e robusta Costituzione” citando le sue parole.
Don Gallo si è distinto per essere andato controcorrente rispetto ad alcuni temi che la Chiesa da sempre respinge, come i matrimoni omosessuali, partecipando addirittura al Gay Pride, le posizioni sull’uso dei contraccettivi e sull’aborto. Nel 2001 fu in prima linea negli eventi sanguinosi del G8 di Genova, criticando aspramente l’operato del Governo Berlusconi. Nel 2006, invece, per porre l’attenzione sulla legalizzazione della cannabis, si fece multare per aver fumato uno spinello in pubblico.
Il 7 ottobre lungo “La via maestra”
In chiusura, il segretario della Cigl Maurizio Landini, nel suo intervento a La Villetta, ha ricordato Don Gallo per essere stato vicino ai lavoratori e la sua partecipazione a tante manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche.
Infine, invita a seguire “La via maestra” segnata proprio dal prete ligure, e a scendere in piazza a San Giovanni a Roma il 7 ottobre: per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare.






