di Claudio D’Aguanno
Domenica 16 di novembre per l’ultima giornata di un’estate di San Martino più lunga e tiepida del solito. È torneo di calcio al campo Francesco Valdiserri di via Severo. L’impianto è quello arcinoto della Polisportiva Castello dedicato alla memoria del ragazzo di 18 anni, ex alunno del Socrate, investito e ucciso da un’auto, giusto tre anni fa, mentre camminava sul marciapiede della Cristoforo Colombo appena sopra il terreno di gioco. Nella stessa occasione per una “bella pensata” partorita da mente che definire mediocre è un benevolo eufemismo, si doveva svolgere a poche centinaia di metri, località EUR, un assurdo SUV-Party tra bandiere tricolori e uomini di governo, baldi tifosi del potere delle macchine, nemici delle piste ciclabili, ostili ai limiti di velocità, del tutto dimentichi pure della morte recentissima di Beatrice Bellucci uccisa pure lei da una folle corsa sulla Colombo. Considerazioni etiche a parte, come sia finito questo match a distanza è comunque cronaca cittadina. Da una parte l’arroganza dei Meloni boys s’è infatti inceppata per “problemi di traffico” e la ritirata nazional rombante è finita nel Guinness delle brutte figure. Al contrario, con le truppe motorizzate dei Fratelli d’Ingorgo a battere in ritirata, ben altro esito ha avuto il torneo nel nostro Municipio.

Quattro anni di Progetto e un torneo da incorniciare
A salutare i quattro anni di un progetto di solidarietà civile e di assistenza alimentare a famiglie in difficoltà hanno risposto in molti. Dieci squadre, oltre cento tra ragazzi under 18 e ultratrentenni coinvolti con gli scarpini ai piedi, molto tifo e notevole la partecipazione sugli spalti. Il progetto si chiama appunto Mompracem l’Isola Solidale e, sottolineano i promotori, non è tanto ispirato da sacrosanti sentimenti di carità quanto “dalla voglia di favorire l’autonomia e la fuoriuscita da situazioni di difficoltà economica“. Il tutto motivato anche da forti spinte di socialità. Per questo l’idea di un Torneo, giunto ora alla sua seconda edizione, con l’appello a formare squadre di amici e l’invito a contribuire con le quote d’iscrizione o altro al fondo di acquisto di beni di prima necessità per le persone che si rivolgono al market solidale Mompracem.

La competizione delle squadre
Scendendo ora sul rettangolo di terra battuta, il primo nome che spunta dal taccuino è quello di Myriam Buffoni infaticabile organizzatrice dell’evento, perfetta nel coordinare la macchina delle gare, capace di correre con lo sguardo da un incontro all’altro per riempire il cartellone di risultati, marcatori, classifiche parziali da leggere poi in funzione dei match decisivi di semifinale e finale. Un modello di torneo quello di Myriam che fa un po’ il verso alle grandi scene internazionali. Ogni squadra disputa infatti almeno tre partite, gli incroci sono casuali ma poi sono i risultati a stabilire le posizioni e le formazioni che, sul crepuscolo che cede il passo alla notte, dovranno affrontare in notturna la parte ultima della competizione.

E qui veniamo alla carrellata sulle squadre in campo. Posto d’onore subito per le uniche due che si sono avvalse della presenza femminile tra i propri ruoli: l’equipe di Casetta Rossa con Benedetta e Bianca e la Ciumachelle Football Club dove la pari opportunità nelle convocazioni, cinque e cinque, ha funzionato con matematica precisione. Poi doverosa segnalazione per le formazioni che hanno onorato lo sport lottando ogni volta con tenacia pur riportando zero punti a casa: La Strada, Borghetta Stile, Le Peroni e la NPT dei ragazzi migranti della Scuola d’Italiano di via Magnaghi. Buona la presenza dei Cultures, di qualità quella dei Banana, ottima poi la forza e il carattere di Giulia Parla capace di arrivare a disputarsi la finale con la più strutturata e giovane 568, una formazione di casa al pub delle Sette Chiese e di gran lunga, cinque successi su cinque, meritevole del trofeo.

I nomi, i gol e le partite
Per quanto riguarda i nomi dei protagonisti al primo posto Sofia Bosman, della Ciumachelle FC, autrice dell’unico gol al femminile poi Giada D’Ettorre appassionata coach della migrante e alquanto indisciplinata NPT. Citazione d’obbligo per Alfredo Cecchinelli centromediano senior di vecchia scuola presente in tutti gli scontri che hanno portato Casetta Rossa a sfiorare la finale. E encomio anche per i bomber Matteo e Daniele della formazione Banana che vanta con 22 reti il record delle marcature.

Ultime righe infine per i vincitori indiscussi. La 568 s’è infatti rivelata una vera macchina schiacciasassi. Questi i risultati messi in fila uno dietro l’altro: 1 a 0 ai Cultures, 4 a 1 al Borghetta, 3 a 2 ai NPT, 3 a 1 contro Banana e, squilli di carica, sonante 4 a 0 nell’ultima sfida con Giulia Parla. Per i nomi dei vincenti il tabellino, rischiarato sul tardi solo dalla luce dei riflettori, recita così in buon ordine alfabetico: Andrea Bosman, Giacomo Aroni, Nico Di Salvatore, Luca Gravili, Flavio Mastrantoni, Daniele Redig, Jacopo Rossi, Kevin Samarasinghe, Alessandro Sica, Valerio Toso.
E dal “centrale” di via Alessandro Severo è tutto. Lunga vita a Mompracem e, ancora, arrivederci alla prossima edizione del Torneo della Solidarietà.

Foto di Claudio D’Aguanno.
Le foto di squadra sono state fornite dalle formazioni e scattate dal fotografo ufficiale del Torneo.









