Prostituzione: triste fenomeno che si aggrava anche da noi

Prostituzione: triste fenomeno che si aggrava anche da noi

di Paola Angelucci

Il fenomeno della prostituzione è purtroppo da sempre presente nelle strade della nostra città.
L’esigenza di affrontare questo tema nasce dall’evoluzione che tale fenomeno ha conosciuto negli ultimi anni. L’aggravarsi del problema ha subito una crescita esponenziale anche con la comparsa delle così tristemente dette “baby prostitute”, cioè ragazze minorenni fatte entrare clandestinamente in Italia, provenienti dai paesi dell’Est europeo, dall’Africa, dall’Asia e da altri paesi dove la povertà e la guerra riducono le persone più deboli, spesso donne e bambini, alla stregua di merce da vendere. …..

Prostituzione: triste fenomeno che si aggrava anche da noi

di Paola Angelucci

Il fenomeno della prostituzione è purtroppo da sempre presente nelle strade della nostra città.
L’esigenza di affrontare questo tema nasce dall’evoluzione che tale fenomeno ha conosciuto negli ultimi anni. L’aggravarsi del problema ha subito una crescita esponenziale anche con la comparsa delle così tristemente dette “baby prostitute”, cioè ragazze minorenni fatte entrare clandestinamente in Italia, provenienti dai paesi dell’Est europeo, dall’Africa, dall’Asia e da altri paesi dove la povertà e la guerra riducono le persone più deboli, spesso donne e bambini, alla stregua di merce da vendere.
Una volta varcati illegalmente i nostri confini, le donne vittime della ignobile tratta di esseri umani esercitano la prostituzione costrette da organizzazioni criminose che sottraggono loro gran parte dei profitti e le riducono in un vero e proprio stato di schiavitù fisica e psicologica, annullandone di fatto la personalità.
Quindi, da un lato un crescente aumento di prostitute straniere, costrette ad accettare condizioni dannose per loro e per la salute altrui; dall’altro una crescente presenza della criminalità organizzata nella gestione del business della prostituzione: sono queste le due nuove variabili che hanno reso la prostituzione più visibile, ma anche più aggressiva in termini di sicurezza, oltre che più pericolosa per chi la esercita, contro la quale si sono mobilitati comitati di cittadini decisi a difendere la tranquillità dei propri quartieri.
Anche nel nostro territorio, seppure non nel cuore della Garbatella, ma nelle zone più nuove e nelle vie di accesso al quartiere, il fenomeno ha registrato un notevole aumento e non solo nelle ore notturne, concentrandosi visibilmente lungo strade inserite in contesti ad alta densità urbana: Via Cristoforo Colombo,Via Genocchi, Piazza dei Navigatori, Via Padre Semeria, via Capitan Bavastro, ecc.

 

Donne ridotte in schiavitù.
La protesta dei cittadini di Piazza dei Navigatori

Solo pochi giorni fa si è tenuta una  manifestazione a Piazza dei Navigatori a cui hannopartecipato tanti cittadini, indipendentemente dalla loro posizione politica. Si sono ritrovati a protestare bloccando la viabilità sulla Colombo proprio la sera in cui si svolgeva un’importante maratona cittadina, esasperati da una situazione ormai diventata insostenibile. Per chi abita in queste vie si tratta anche di una certa privazione della libertà di movimento, poiché è difficile e pericoloso, soprattutto per giovani e anziani, uscire o rincasare anche alle dieci di sera o portare a spasso il cane la mattina presto senza incappare nei fenomeni delinquenziali che accompagnano la prostituzione.
Pensiamo anche che Via Padre Semeria, Via Usodimare, Via Capitan Bavastro sono strade vicine al “quadrante” delle scuole del quartiere, dove ogni giorno passano centinaia di bambini e ragazzi dai tre ai diciotto anni: non è sostenibile per loro subire questo degrado, non per perbenismo o moralismo, ma per un primario diritto di tutti, ma soprattutto dei più piccoli, a vivere in una città più sicura e più sana.
Il Comune di Roma ed il Municipio XI, anche attraverso la Commissione delle Elette, il cui ambito di lavoro riguarda tutte le tematiche legate al mondo femminile, si stanno attivando per l’adozione di interventi finalizzati alla prevenzione ed alla riduzione del fenomeno, nonché all’assistenza legale, sociale e psicologica di tutte le vittime della prostituzione.
Contemporaneamente è necessario ricomporre situazioni di conflitto locale ed assicurare ai cittadini il loro diritto alla tranquillità e a vivere liberamente il quartiere, salvaguardando specialmente le aree dove sorgono scuole, i luoghi di culto, gli ospedali, i luoghi di aggregazione sociale e le zone destinate a parchi cittadini.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 3 – Ottobre 2006

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