Contro la prostituzione comitati per la sicurezza
Nostra intervista alla consigliera comunale aggiunta Tetyana Kuzyk
di Francesca Vitalini
Il tema della prostituzione è molto sentito nel Municipio XI per la forte presenza del fenomeno lungo la Cristoforo Colombo. Cosa ne pensa da donna e da politica? …..
Contro la prostituzione comitati per la sicurezza
Nostra intervista alla consigliera comunale aggiunta Tetyana Kuzyk
di Francesca Vitalini
La consigliera comunale aggiunta Tetyana Kuzyk.Il tema della prostituzione è molto sentito nel Municipio XI per la forte presenza del fenomeno lungo la Cristoforo Colombo. Cosa ne pensa da donna e da politica?
Lavoro a Largo Loria e mi rendo conto del fenomeno. Da donna non riesco ad accettarlo perché si dà una visione sbagliata dei rapporti tra donna e uomo, soprattutto ai più giovani. Da credente posso dire che è difficile trovare un compromesso tra Chiesa, Istituzioni e Società.
Ma in me c’è anche la “politica”. Come consigliera comunale aggiunta ho suggerito in diversi congressi sul tema della “Sicurezza a Roma” di attivare dei comitati per la sicurezza in ogni Municipio. Comitati formati dal lavoro congiunto di associazioni italiane, di migranti e che lavorino sulle segnalazioni sollevate dagli stessi cittadini.
Quali politiche bilaterali possono essere adottate tra Paesi d’origine e di immigrazione di queste donne?
Penso che sia importante innanzitutto riflettere sulle mille sfaccettature della prostituzione. Da un lato, infatti, ci sono coloro che l’ hanno scelta come lavoro e che non la cambierebbero, dall’altro ci sono persone coinvolte senza la loro volontà o minorenni, sulle quali bisogna assolutamente intervenire. Ecco allora che i modi d’azione sono almeno due: legalizzare da un lato, per garantire dei servizi nel paese di accoglienza, e dall’altro creare dei centri per allontanare dalla strada chi lo vuole. Si potrebbero anche creare dei centri temporanei con l’aiuto della Comunità Europea nei Paesi di appartenenza affinché le donne possano essere formate e reintrodotte nella vita lavorativa del loro paese o altrove.
Come consigliera aggiunta rappresenta in Campidoglio gli immigrati dell’Europa dell’Est. Ed è da questa parte del mondo che secondo l’ultimo rapporto dell’Immigrazione della Caritas proviene il numero più alto di donne che poi confluiscono nel mondo della prostituzione. Lei ha avuto modo di parlare con qualche sua connazionale in proposito?
Ho realizzato un reportage giornalistico tempo fa e lì ho avuto modo di parlare con molte donne e, come ho spiegato prima, emerge che il fenomeno è complesso e vario.
Presso l’associazione Italia – Ucraina curo ogni domenica mattina uno sportello. Vi si rivolgono molti miei connazionali, ma è raro che vengano donne che si prostituiscono.
Con questa associazione stiamo cercando di portare avanti dei progetti per loro, così come per gli altri miei connazionali. In accordo con la Comunità Europea abbiamo in mente di creare dei programmi di ritorno, basati sulla creazione di piccole e medie imprese, per chi ha difficoltà di inserimento qui in Italia o per chi desidera ritornare in patria.
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 4 – Dicembre 2007





