Mercato: il vecchio e il nuovo

La ristrutturazione dell’edificio di Via Francesco Passino

Mercato: il vecchio e il nuovo

di Eraldo Saccinto

Il primo nucleo abitativo della Garbatella, costituito attorno agli anni ’20, sopperì alla necessità dell’acquisto dei generi alimentari costituendo una cooperativa di consumo nella storica Piazza Brin. Di questa cooperativa di consumo, si dice che rilasciava ai propri soci una medaglietta ricordo, personalmente non ne ho mai viste, ma sembra che qualche anziano abitante la conservi ancora gelosamente. In seguito allo sviluppo del quartiere, a partire dai tardi anni ’30, s’instaurò un mercato rionale all’aperto sito in Via Magnaghi. Solo negli anni ’50 fu costruito a Via Passino l’attuale mercato coperto che conta al suo interno circa 30 banchi per la vendita di frutta, verdura, carne, pane e pasta, polli, abbigliamento, scarpe ecc. E’ stato per anni il punto d’incontro …..

La ristrutturazione dell’edificio di Via Francesco Passino

Mercato: il vecchio e il nuovo

di Eraldo Saccinto

Il primo nucleo abitativo della Garbatella, costituito attorno agli anni ’20, sopperì alla necessità dell’acquisto dei generi alimentari costituendo una cooperativa di consumo nella storica Piazza Brin. Di questa cooperativa di consumo, si dice che rilasciava ai propri soci una medaglietta ricordo, personalmente non ne ho mai viste, ma sembra che qualche anziano abitante la conservi ancora gelosamente. In seguito allo sviluppo del quartiere, a partire dai tardi anni ’30, s’instaurò un mercato rionale all’aperto sito in Via Magnaghi. Solo negli anni ’50 fu costruito a Via Passino l’attuale mercato coperto che conta al suo interno circa 30 banchi per la vendita di frutta, verdura, carne, pane e pasta, polli, abbigliamento, scarpe ecc. E’ stato per anni il punto d’incontro della domanda e dell’offerta mercantile del quartiere sia per il rapporto qualità-prezzo, evidentemente vantaggioso per le famiglie, in un’epoca in cui si centellinasse la lira sia perché era il posto in cui incontrarsi, discutere, passeggiare ed ovviamente fare acquisti. Per tutti gli anni a cavallo tra i 60 ed i 70, l’unico suo vero antagonista fu, come d’altronde in tutto il resto dell’Italia, il supermercato della catena Standa. Oggi le abitudini delle famiglie sono molto cambiate, infatti, ci si serve, per la spesa giornaliera e settimanale, dai numerosi supermercati, più o meno qualitativamente forniti, esistenti nel quartiere. Questo modo di fare commercio, nonostante tutto, ha mantenuto intatte le sue potenzialità, legate soprattutto alla conoscenza diretta tra il venditore e l’acquirente ed alla fiducia che tra questi si è instaurata nel tempo.
Di quando in quando, le attività commerciali sono poste al di fuori del loro contesto naturale; da circa un paio di anni, infatti, a causa dei lavori di ristrutturazione, il mercato è stato trasferito sulla Circonvallazione Ostiense precisamente in Via di Santa Galla, di fianco al palazzo dei Monopoli. Questa nuova collocazione ha dapprima favorito lo svilupparsi di un modo di commerciare differente, basato sulla presenza dei box di vendita in una via ad alta densità di passaggio. Durante gli ultimi tempi, si è un po’ perduto lo slancio iniziale e aggravatasi in modo vistoso la crisi economica, il ciclo virtuoso inizialmente instaurato sembra essersi raffreddato.

Intervistando alcuni dei lavoranti e proprietari dei box, l’atmosfera che si percepisce è quella della normale prassi lavorativa quotidiana; ci fanno notare che non si rileva più molta differenza qualitativa e quantitativa tra la clientela odierna e quella che faceva la spesa nella collocazione originaria di Via Passino. “Si, c’è molta gente il sabato, gli altri giorni un po’ meno”, dice Marco.
“Alle volte il mercato è un po’ fiacco, altre volte non so a chi rispondere”, ribatte Angelo. Al mercato della Garbatella si trova un modo di fare compere in famiglia, dove tutti conoscono tutti e gli sfottò sono all’ordine del giorno. Il mercato della Garbatella è anche da sempre un forte punto di richiamo, una cassa di risonanza a livello cittadino. Non a caso nei mesi scorsi è stato oggetto di una serie di iniziative contro l’aumento indiscriminato dei prezzi, che sono sfociate nella “Giornata di mobilitazione contro il carovita” che ha visto fra gli altri la partecipazione del segretario dei DS Piero Fassino.
Il destino del mercato è però quello di traslocare nuovamente e rientrare nella sua sede istituzionale. Al termine cioè della serie di interventi di riqualificazione urbana, facenti parte del contratto di quartiere, che prevedono, tra l’altro, il riassetto del mercato coperto di Via Passino, mediante l’adeguamento degli spazi di vendita alla vigente normativa igienico-sanitaria e commerciale.
“Il rischio è che i mercati rionali muoiano, schiacciati dalla grande distribuzione”. E’ l’assessore ai LL.PP. dell’ XI Municipio Alberto Attanasio che parla. “Ridisegnando il mercato, abbiamo cercato di farlo vivere anche come spazio pubblico aperto ai cittadini: una sorta di centro polivalente del territorio. Tutte le esperienze concrete di economia alternativa si confronteranno con il territorio. In cima alla struttura è previsto un ‘roof garden’ con trattoria biologica, mentre l’ambiente sarà reso più vivo da un’arena pronta ad ospitare eventi musicali e culturali. Il tutto alimentato dall’energia pulita dei pannelli fotovoltaici che, oltre ad alimentare la struttura del mercato, produrranno energia elettrica da immettere nella rete pubblica, in modo da agevolare anche i cittadini”. Agli operatori commerciali saranno assegnate superfici di vendita più ampie, che consentiranno un’opportuna separazione delle merci e delle attività che vi si svolgono. Un mercato, dunque, con funzioni sociali e culturali che si ispirino al concetto di un’economia equa e solidale. E’ prevista, inoltre, l’apertura di uno sportello che seguirà la progettazione e l’assistenza per le imprese del terzo settore e non ultima la realizzazione di un parcheggio ‘ad hoc’ per i clienti.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 1 – Luglio 2004

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