Parte il risanamento di Via delle Sette Chiese

Parte il risanamento di Via delle Sette Chiese

di Eraldo Saccinto

Via delle Sette Chiese all’altezza del parco Giovannipoli Finalmente ci si appresta a risanare la strada più celebre della Garbatella, Via delle Sette Chiese: i lavori dovrebbero cominciare al più presto, come dire tra poche settimane.
Durante lo scorso anno, come da noi a suo tempo segnalato, fu approvato dalla Giunta capitolina il progetto relativo ai lavori di recupero e valorizzazione del percorso storico di Via delle Sette Chiese e degli spazi limitrofi: un lavoro compreso all’interno del Contratto di quartiere “Garbatella”, scaturito con metodi di progettazione partecipata da parte dei cittadini, recepiti dagli Enti locali nell’ambito territoriale del nostro quartiere. …..

Parte il risanamento di Via delle Sette Chiese

di Eraldo Saccinto

Via delle Sette Chiese all’altezza del parco Giovannipoli Finalmente ci si appresta a risanare la strada più celebre della Garbatella, Via delle Sette Chiese: i lavori dovrebbero cominciare al più presto, come dire tra poche settimane.
Durante lo scorso anno, come da noi a suo tempo segnalato, fu approvato dalla Giunta capitolina il progetto relativo ai lavori di recupero e valorizzazione del percorso storico di Via delle Sette Chiese e degli spazi limitrofi: un lavoro compreso all’interno del Contratto di quartiere “Garbatella”, scaturito con metodi di progettazione partecipata da parte dei cittadini, recepiti dagli Enti locali nell’ambito territoriale del nostro quartiere.
Intervistato sull’argomento, Alberto Attanasio, assessore all’urbanistica del nostro Municipio, ha dichiarato: “La Giunta ha approvato uno dei più rilevanti progetti di recupero urbanistico individuato dai cittadini come prioritario. Il recupero e la valorizzazione del percorso originario della via si basa sulla volontà di rendere leggibile l’antico percorso, in senso fisico e storico. Iscrizioni e ‘punti di attenzione’ posti lungo la strada – per la quale sono stati scelti materiali della tradizione (basalto, selciato romano, granito e travertino) – consentiranno alla stessa di narrare la propria storia. Si è pensato quindi ad un percorso dove sia piacevole passeggiare, sostare, incontrarsi, protetti dal traffico automobilistico e adeguatamente illuminati. Particolare attenzione infatti è stata rivolta al sistema di illuminazione: si è proposto un lampione degli anni Venti per l’illuminazione pubblica, mentre apparecchi e proiettori saranno volti a delineare il percorso e a evidenziare i muri storici”. Il finanziamento previsto per la realizzazione del progetto è di circa 1.500.000 Euro.
Come è noto, la strada ha origini romane, risalenti almeno all’epoca imperiale, come è attestato dalla presenza di catacombe ai suoi margini. Il suo nome attuale lo acquisisce però solo dopo il 1575, quando San Filippo Neri ripristina il pellegrinaggio tra le maggiori basiliche romane (San Paolo, San Sebastiano, San Giovanni, Santa Croce in Gerusalemme, Santa Maria Maggiore, San Lorenzo e San Pietro). Per la verità, la visita comprendeva in origine anche le Tre Fontane e la chiesetta dell’Annunziatella di Via di Grottaperfetta: queste due furono però ben presto escluse, perché il giro risultava troppo faticoso.
Ci si fermò dunque a sette, numero simbolico legato alla tradizione sia ebraica che cristiana. Tra gli esempi forse più vicini alla nostra portata viene citato quello dell’Anno Santo, il cinquantesimo, perché viene dopo i 49 “ordinari” (7×7) ed è quindi “eccezionale”. Poi si inventarono anche gli Anni Santi “straordinari”, cioè venticinquennali o fuori quota. Vie delle Sette Chiese oggi è ridotta al punto che si fa fatica a riconoscerne il percorso originario. Il peso dell’età, aggravato da disattenzioni e negligenze, richiedeva da tempo un maquillage: finalmente è arrivato il tempo della rinascita.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 2 – Febbraio 2005

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