Passeggiata geologica a Garbatella – Prende il via il ciclo di eventi “La scienza sotto casa. Tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere“, organizzato dal Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi Roma Tre e il Municipio VIII, al fine di promuovere un progetto di scienza accessibile a tutti e inedito per il territorio.
Si tratta di un appuntamento gratuito al mese, da settembre a dicembre, in cui si affrontano tematiche scientifiche con l’ausilio di esperti, nei luoghi quotidiani del quartiere come il bar, il centro anziani e la Basilica di San Paolo.
Proprio dal piazzale antistante il campanile dell’imponente chiesa sulla via Ostiense è iniziato il primo incontro “Passeggiata geologica: la Garbatella come non l’avete mai vista”, un tour scientifico attraverso via delle Sette Chiese fino ad arrivare a piazza Sant’Eurosia, condotto da Sveva Corrado, docente di Geologia del Dipartimento di Scienze Roma Tre e Martina Fabbri, geologa libera professionista.
Le tappe della passeggiata geologica
La prima parte della visita guidata, introdotta dal Presidente del Municipio Amedeo Ciaccheri e dall’Assessora alla Cultura Maya Vetri, si è svolta tra la Basilica costantiniana di San Paolo fuori le mura e l’inizio di via delle Sette Chiese, dove anticamente sorgeva una vasta pianura alluvionale sulle rive del Tevere attraversata da via Ostiense.
Dopo una breve sosta alla celebre Necropoli di San Paolo, tomba dell’Apostolo divenuta in seguito un cimitero cristiano, è bastato alzare lo sguardo per soffermarsi sulla piccola altura che si eleva sul retro della basilica, la Rupe di San Paolo, caratterizzata, come spiegato dalla professoressa Corrado, dal conglomerato giallo, roccia di natura vulcanico-sedimentaria risalente a oltre quattrocentomila anni fa, costituita da materiali di origine vulcanica provenienti dalle eruzioni del vulcano dei Colli Albani. La Rupe, oggi circondata da una protezione metallica per contenere le possibili frane da crollo, accoglie al suo interno la cosiddetta “grotta dei profeti”, da cui nel medioevo si credeva uscissero Elia ed Enoch per combattere l’Anticristo, episodio mitologico citato anche dal sonetto di Gioacchino Belli “La fin der monno”.
Proseguendo verso Largo delle Sette Chiese, la tappa successiva è stata il Parco di Commodilla, area verde che prende il nome dalle catacombe risalenti al III secolo d. C. celate sotto di esso, originariamente ricavate da una cava di pozzolana rossa, riutilizzata poi a scopi funerari.
Infine piazza Sant’Eurosia, dove si è concluso il tour ed è stato possibile ammirare i resti di colonne di granito provenienti da un’area di origine romana, probabilmente dal nord Africa o dalla Turchia.
Le dichiarazioni di Sveva Corrado
“Ci siamo organizzati insieme al Municipio VIII, in particolare all’assessora Maya Vetri, per far vedere la geologia e la geomorfologia della Garbatella”. Dichiara Sveva Corrado, docente di Geologia del dipartimento di Scienze Roma Tre. “Sono informazioni che non troviamo facilmente – sottolinea – e non vengono spiegate tutti i giorni dalle guide classiche, che si occupano in particolare della bellissima architettura del quartiere”.
“La geologia – prosegue – è molto importante per capire dove si abita, se l’edificio in cui si vive è stabile o meno e per conoscere le vicissitudini di monumenti importanti, come la nostra Basilica di San Paolo. Dunque – conclude – nonostante silenziose, le rocce sono in grado di parlarci molto, permettendoci di leggere il territorio e di ricostruire storie, ambienti, flore e faune del passato, cosa sempre molto emozionante.