I partiti antifascisti aprono le sedi nel quartiere
Naturalmente tutti i partiti antifascisti, in particolare i comunisti, in quelle settimane di giugno cercarono di trovare la sistemazione più adatta, che consentisse loro di svolgere il lavoro politico tra la popolazione e il reclutamento di giovani nel Corpo dei Volontari per la Libertà, che avrebbero imbracciato le armi al fianco degli alleati e in aiuto dei partigiani del nord.
In particolare in quei giorni i patrioti operarono …..
I partiti antifascisti aprono le sedi nel quartiere
Naturalmente tutti i partiti antifascisti, in particolare i comunisti, in quelle settimane di giugno cercarono di trovare la sistemazione più adatta, che consentisse loro di svolgere il lavoro politico tra la popolazione e il reclutamento di giovani nel Corpo dei Volontari per la Libertà, che avrebbero imbracciato le armi al fianco degli alleati e in aiuto dei partigiani del nord.
In particolare in quei giorni i patrioti operarono una serie di sequestri di grosse quantità di generi alimentari immagazzinate nei depositi abbandonati dai tedeschi o di proprietà di grossi “borsari neri”, a cui seguì la distribuzione di carne, farina, pane, olio e zucchero alle famiglie dei quartieri popolari.
Queste iniziative, come bene descrisse Giovanni Valdarchi , avvennero un po’ dappertutto, da Testaccio alla Garbatella, da Ostiense a San Saba.
La parte del leone alla Garbatella la fece il Partito comunista che, come abbiamo detto, si impossessò dell’ex Casa del Fascio rionale a Via Passino, un vecchio fabbricato di campagna, preesistente alla costruzione del quartiere, che disponeva di un utilissimo giardino tutt’intorno, adatto per mille iniziative all’aperto.
Il I° settore di Testaccio si riuniva, invece, in Piazza dell’Emporio, dove nella sede dell’ex dopolavoro si trovavano anche i locali dell’ex Settima zona del PCI. Il III° settore di San Saba era in Via Annia Faustina al 36/a e a Ostiense in Via Giacomo Bove.
Sottosezioni furono aperte a Tormarancia tra le baracche di Shangai e alla Collina Volpi. Ma i patrioti della Settima brigata Garibaldi non si accontentarono e fecero a gara con le altre formazioni resistenziali ad occupare anche locali più ridotti per le cellule di strada e d’azienda.
Il Partito d’Azione alla Garbatella si impossessò di uno scantinato a Piazza Michele da Carbonara, il
Partito Repubblicano entrò in un locale molto ampio in Via Vettor Fausto, mentre la DC occupò alcuni locali in Via Ignazio Persico 1.
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 6 – Speciale 25 aprile 2009