Le prime settimane dopo il 4 giugno

Le prime settimane dopo il 4 giugno

La situazione in città era di completa paralisi. Nelle case non c’erano luce e gas. I trasporti erano difficili. Solo il 9 giugno il mercato ortofrutticolo dell’Ostiense  aprì i battenti, dopo quattro mesi di chiusura a causa dei bombardamenti del 3 e del 7 marzo. La settimana seguente ci fu un contatto tra i dirigenti della Romana Gas e della Società elettrica romana con gli alleati per organizzare il rifornimento di carbone per la produzione del gas …..

Le prime settimane dopo il 4 giugno

La situazione in città era di completa paralisi. Nelle case non c’erano luce e gas. I trasporti erano difficili. Solo il 9 giugno il mercato ortofrutticolo dell’Ostiense  aprì i battenti, dopo quattro mesi di chiusura a causa dei bombardamenti del 3 e del 7 marzo. La settimana seguente ci fu un contatto tra i dirigenti della Romana Gas e della Società elettrica romana con gli alleati per organizzare il rifornimento di carbone per la produzione del gas cittadino e il funzionamento della centrale termoelettrica.
Nei giorni precedenti i partiti di sinistra avevano chiamato i cittadini ad una serie di commemorazioni. Sul Lungotevere Arnaldo da Brescia Giuseppe Di Vittorio ricordò l’uccisione di Giacomo Matteotti e Pietro Nenni intervenne alla fine della cerimonia religiosa in memoria dei fucilati della Storta. Il 24 giugno le bandiere rosse delle sezioni comuniste, seguite dalle famiglie dei fucilati e dal popolo, sfilarono da Porta San Paolo, percorrendo la Via Ardeatina, fino alle Cave presso San Callisto dove parlò Antonello Trombadori.
In quelle tumultuose settimane gli uomini e le donne del Partito comunista della vecchia zona industriale vengono investiti da una mole gigantesca di problemi. I cittadini si rivolgono per qualsiasi cosa alla “Villetta”, a Via Giacomo Bove all’Ostiense, a Piazza dell’Emporio, a Via Annia Faustina a San Saba, nella sede della sottosezione della borgata Tormarancia e alla Collina Volpi.
Non vogliono chiacchiere, ma si aspettano risposte concrete ed immediate: una sistemazione per gli sfollati e i sinistrati, la possibilità di lavorare e soprattutto generi alimentari.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 6 – Speciale 25 aprile 2009

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