Giovani La luna e i falò: Come la noia finisce al rogo

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La luna e i falò: Come la noia finisce al rogo

PER PARLARE meglio ci siamo incontrati in “fraschetta” da Marisa. Ci siamo? C’è qualcuno del ’68, ancora militante (pezzo molto raro) e molti altri “cani sciolti”.
Roberto vuolare parlare: “Sono un “disoccupato tranquillo”, abito al lotto 27, ora faccio l’imbianchino e cerco lavoro fisso. Noi ci vediamo la sera in piazza Sant’Eurosia davanti all’Oratorio a giocare a pallone. Ma con quelli dell’oratorio non abbiamo rapporti.
Gianni – Perchè?
Roberto – Perchè non c’è ne frega niente.
Gianni – Se non giocate a pallone che fate?
Roberto – Se ci va andiamo in birreria o a Trastevere  nei locali macrobiotici, perchè è alternativo no?
Gianni – Perchè non rimanete nel quartiere?
Roberto – Senti. io la Garbatella l’amo, la conosco tutta perchè ci ho giocato, ma qui non ci sono locali, punti di ritrovo per stare “aggregati”.
Gianni – E la politica?
Roberto – L’ho fatta quando stavo a scuola ma ormai non ci credo più, credo solo ai movimenti fatti di gente autentica, come mio padre e mia madre, spontanei.
Pino – La mia zona è tra il Dollaro e il King (sono due bar della circonvallazione Ostiense). Stavo al Collettivo di medicina ed ora sto ancora  … a medicina.
Gianni – Voi che cosa fate?
Pino – D’inverno stiamo al bar o a casa di qualcuno a giocare a scacchi, d’estate dove capita.
Gianni – In discoteca ci vai?
Pino – No, perchè non mi va di codificare un rapporto con il corpo, comunque la sera si va fuori di Garbatella.
Simona – Ho 17 anni, non sono molto soddisffatta di quello che si fa oltre lo studio, si finisce sempre d’andare a casa di qualcuno a sentire i dischi, a fare una passeggiata. E poi il nostro gruppo è costruito per forza, vorrei conoscere gente nuova.
Ciupi (è straniero, abita all’Ardeatino) – Figuratevi che può essere l’Ardeatino, tutti condomini e cooperative, è ancora meno socializzante di Garbatella. La sera non si può nemmeno andare nei bar perchè c’è un brutto giro di fasci ed eroina.
Roberto G. – Beh … io non voglio essere definito un ex, io stavo al Pci. Anche se ora non ci sto più ritengo che la politica è importante, in particolare i movimenti di massa, ma altrettanto importante è conoscere le persone. tra di noi che stiamo al fuoco la sera ci sono rapporti veri. Io di solito vado a letto verso le 5 le 6 di mattina e poi mi faccio sbattere giù verso le 12.
Gianni – Che è questa storia del fuoco?
Roberto G. – Beh … “er foco” è na calamita, lo facciamo verso le 11 fino alle 3 le 4 di notte, in piazzetta davanti al Bar Lunin e poi si fanno le patate, ieri sera abbiamo fatto il pesce. La gente si ferma e parla, qualche volta si ferma anche la polizia o la gente più strana.

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Servizi curati da Gianni Rivolta
Collaborazione di M. Gizzi, A. Diemoz, A. Santini
Centro Anziani, Comitato sulle tossicodipendenze.
Sez. SUNIA, Gruppo di Giovani del quartieri

Domenica 1 febbraio 1981

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