Intervista al neo scudettato dell’Altitudo Roma
di Enrico Recchi
Lo sport fa bene alla salute! Quante volte abbiamo sentito questa frase. Sì, d’accordo, ma quale sport scegliere. Basta guardarsi intorno e ce n’è per tutti i gusti e le età. Ma guardando ancora meglio si vanno a scoprire alcune attività sportive delle quali non eravamo davvero a conoscenza.
Quanti di voi hanno sentito parlare dell’Hockey Subacqueo? Non Hockey su Ghiaccio e nemmeno Hockey su Prato e tantomeno Hockey a rotelle…ma subacqueo. Incredibile, eppure esiste davvero.
E’ uno sport riconosciuto dall’establishment nazionale ed internazionale e associato alla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee) e quindi al CONI.
E c’è una squadra romana, l’Altitudo Roma, che ha vinto sia il Campionato Italiano che e la Coppa Italia negli anni 2017-2018-2019.
Tra i suoi giocatori un figlio della Garbatella: Giacomo Recchi.
Giacomo, che ha sempre praticato sport, è arrivato all’Hockey Sub nel 2015 dopo tanti anni di nuoto in piscina e di basket.
Sentiamo Giacomo:
Giacomo ma come hai scoperto questo sport? Per caso. Una sera a cena con amici accanto a noi c’era una tavolata di ragazzi e ragazze con la maglia dell’Altitudo e da lì è iniziato tutto…
Quali sono le regole basilari di questo sport?
Si pratica nelle piscine con una profondità tra 1,80 e 3 metri. Il giocatore si muove in apnea, con maschera e boccaglio ed indossa le pinne e una calottina colorata per riconoscere i compagni. In una mano si tiene una mazzetta di circa 30 cm. con la quale si trasporta un disco sul fondo della piscina con l’obiettivo di segnare nella porta avversaria. In acqua ci sono sei giocatori per squadra e quattro sono le riserve che possono entrare in qualsiasi momento. Si giocano due tempi di 15 minuti ciascuno per un totale di 30 minuti.
E’ uno sport duro? Quante volte a settimana vi allenate?
E’ molto faticoso, sono tutte apnee veloci e dinamiche e i contatti sott’acqua, anche duri, ci sono eccome! Ci alleniamo in piscina due volte a settimana. Naturalmente l’allenamento è la sera a fine giornata, perché tutti noi lavoriamo o studiamo.
E’ vero che le squadre sono miste, ovvero maschi e femmine giocano assieme?
E’ uno sport relativamente nuovo più diffuso nel mondo anglosassone, dove è nato, ma ancora poco nel resto del mondo. Di conseguenza i praticanti non sono molti e per formare una squadra competitiva maschi e femmine giocano assieme. Questo è un altro dei punti di forza di questo sport: integrazione e parità ad ogni livello.
E a settembre 2018 avete partecipato alla manifestazione di premiazione nazionale nel Palazzo del Coni?
Sì è stata una bella sorpresa. Avendo vinto il Campionato Italiano, ogni membro della squadra ha ricevuto la Medaglia di Bronzo al Valore Sportivo assieme a tanti altri campioni di sport più conosciuti. Adesso aspettiamo la premiazione di quest’anno.
Programmi per il futuro?
Innanzitutto continuare ad allenarsi e divertirsi insieme ai compagni. E poi mirare ad altri traguardi. L’anno scorso abbiamo partecipato alla Coppa dei Campioni in Spagna, sarebbe bellissimo vincerla un giorno.