È’ morta Clara Cini, il sorriso della rivoluzione

Ci ha lasciato per sempre Clara Cini, figlia dell’autore di quel famoso graffito, “Vota Garibaldi lista n.1” che si trova in Via Basilio Brollo. Il padre di Clara, Alfonso Cini, era operaio antifascista, decorato con una medaglia d’oro per aver nascosto per lunghi mesi un partigiano nella casa di famiglia.

Clara nasce alla Garbatella, abita al lotto 27 insieme ad altri nove fratelli, uno dei quali, Oscar ha fatto il segretario della sezione del partito ad Ostiense. I genitori erano tutti e due militanti comunisti.

La madre faceva attività politica alla Villetta, collaborava con il giornale “Noi donne” e con loro ha fatto molte cose nel quartiere. Il papà invece lavorava dalla mattina alla sera, del resto doveva mantenere nove figli. Quando tornava a casa, andava a distribuire i volantini e organizzava il tesseramento.

Per Clara sono stati due genitori speciali.

Clara ci piace ricordarla con l’affettuosa testimonianza dell’eurodeputato Massimiliano Smeriglio

A noi cresciuti tra terra fango e cemento la vita l’hanno salvata degli angeli, quasi sempre donne, quasi sempre mamme. Clara era uno di questi esseri speciali, inviati sul pianeta terra per diffondere gentilezza e sorrisi. Li dove l’esistenza era più dura. Erede di una antica famiglia comunista e antifascista di Garbatella, ha vigilato per tutta la vita, dalla sua finestra di via Brollo, la scritta che, a dispetto del tempo e della storia, continua a resistere e a ricordarci chi siamo, da dove veniamo.

“Vota Garibaldi lista n. 1” fu un’impresa di famiglia, il padre, Alfonso Cini con il pennello, i fratelli di Clara a sostenere la scala. Lei orgogliosa e fedele a una storia di riscatto e liberazione ha passato il testimone a figli e nipoti.  So quanto fosse fiera per quello che sono diventato, e finché ha potuto ha sostenuto tutte le nostre imprese, ogni campagna elettorale. Da bambini ci ha nutriti, accolti, amati.

Figli di tante madri, in un intreccio difficile da spiegare di affetti orizzontali, significativi. È stata L’ultima delle mohicane ad andare, un gruppone di donne con il quale condividevamo il nostro lotto e il destino, noi a suon di pallonate, loro in quel mondo segreto di chiacchiere e solidarietà fatto di sole donne. La sua tenerezza e ingenuità erano disarmanti come l’amore infinito per i figli e i nipoti.

Noi oggi siamo più soli, davanti non c’è più alcuna guida, solo un patrimonio immenso di affettività, ricordi, identità e saggezza popolare. Lo proteggeremo dall’usura del tempo, lo porteremo nel cuore, lo continueremo a testimoniare nelle nostre vite. Siamo figli di un popolo che camminava con la schiena dritta. Come Clara. Proveremo a fare altrettanto. A Massimiliano e Sheila L’abbraccio più grande. Per mio fratello Mario non bastano le parole, io so cosa significa per lui, per questo lo strazio per la perdita è ancora più insopportabile.

Che la terra sia lieve. Buon viaggio Clara.

I funerali si terranno venerdì alle 9,30 a San Filippo Neri

Massimiliano Smeriglio

 

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