Oggi ci ha lasciati per sempre Oscar Cini, ex segretario della sezione Ostiense del Pci ed ex operaio dell’Acea. Classe 1930, Oscar è stato un militante di quella gloriosa sezione di via del Gazometro, che fin dal dopoguerra, ribolliva di operai del gas e facchini dei mercati generali come Alfredo Di Giovampaolo, Virgilio Bologna , Mario Mazzaferro, Fortunato Fondi, Lindoro Boccanera, Pio Minù.
Una pattuglia di antifascisti che hanno lottato in clandestinità per liberarci dai nazifascisti e consegnarci una società più democratica. Oscar Cini è stato anche membro del comitato federale di Roma rappresentando la sezione più operaista della città, dove militavano figure come Romolo Minù, Aurofranco Di Lino, Veio Boccanera e intellettuali del livello di Mario Tronti.
“Oscar Cini- ricorda Massimiliano Smeriglio, europarlamentare Pd- era parte di quella generazione di combattenti indomiti che aveva fame di vita, la militanza ma anche le risa, i viaggi, la curiosità, il vino e le osterie romane. Ha portato sempre con sé gli insegnamenti di mamma Teresa, antifascista e militante della rivista Noi donne. Pensando a Oscar e a quella generazione di comunisti proletari e scamiciati, protagonisti degli scontri a Porta San Paolo nel 1960, provo immediata una sensazione di cose belle.
Lottavano e vivevano a pieni polmoni”. Ce lo ricordiamo anche con i calzoni corti a reggere, con la sorella Clara, la scala al papà Alfonso, mentre nell’aprile del 1948 con il pennello e la vernice rossa, faceva a via Basilio Brollo la famosa scritta del Fronte popolare democratico: “Vota Garibaldi, lista n°1”. La stessa scritta che ha resistito alle intemperie di tutti questi decenni e ai maldestri tentativi della sua cancellazione qualche anno fa, suscitando lo sdegno della popolazione della Garbatella.
Di Gianni RIVOLTA