Ciaccheri lancia “Liberare Roma”

Al via la campagna per il Campidoglio

di Anna Bredice

Liberare Roma. Con questo nome parte dal Presidente dell’Ottavo municipio un progetto di risveglio della sinistra, allargata e progressista, che guarda direttamente alle prossime amministrative. A Roma si voterà tra un anno e mezzo  e, se per ora Ciaccheri si schermisce e dice che è troppo presto per fare nomi, è però evidente che lui sarà tra i  protagonisti della politica romana in grado di sfidare la destra e quel che rimane dei Cinque stelle dopo l’amministrazione Raggi. Con il Movimento fondato da Grillo Ciaccheri è molto chiaro: “si può aprire una interlocuzione con i Cinque stelle solo se si fanno i conti con la chiusura dell’esperienza di Virginia Raggi”, ritenuta fallimentare. L’obiettivo è di arrivare al Campidoglio con una giunta di centrosinistra, il più aperta possibile alle realtà sociali e alle esperienze diffuse nel territorio. Il minisindaco dell’VIII Municipio  lo definisce un progetto di ascolto, il cui nome è già un programma: Liberare Roma. Si tratta di una struttura già organizzata (con pagine Facebook, un logo con la figura di un bambino su uno sfondo multicolore, spillette e adesivi) con un fitto programma  di iniziative da realizzare  nei quindici municipi della Capitale da qui alle elezioni del 2021. Saranno le primarie  a scegliere chi sarà il candidato del centrosinistra a Roma. Un recente sondaggio realizzato da un quotidiano cittadino pone il presidente della Giunta del nostro municipio al terzo posto, con il 9,1%, dopo Carlo Calenda e Roberto Morassut.

La campagna “Liberare Roma”  punta a costruire una coalizione democratica e progressista che possa vincere per poter “riaprire spazi e ridare una speranza a questa città affaticata”. Sono queste le parole di Amedeo Ciaccheri intervistato da Cara Garbatella . “Sono contento di poter dare un contributo per questo progetto alternativo alla destra, che passi attraverso le primarie – dice Ciaccheri  – non è una questione di nomi, prima di quelli bisogna mettere in campo un processo democratico”. E quello del minisindaco e della sua squadra è “una coalizione che vede nel Partito democratico il soggetto centrale, ma che comprenda anche tutte le esperienze, da quelle radicali a quelle più moderate, per prepararsi ad una sfida con la destra, che si dovrà vincere sia nel Paese che a Roma.

I Cinque stelle stanno affrontando una discussione interna che deve chiudersi con una scelta: se posizionarsi nel campo delle forze democratiche o mantenere l’ambiguità che in passato li ha caratterizzati nell’alleanza con  i partiti sovranisti e populisti”.Per Amedeo Ciaccheri quindi il governo a Palazzo Chigi non apre direttamente le porte ad un’alleanza immediata con il Movimento di Grillo. Il progetto, a cui il presidente del Municipio sta lavorando, è quello che ha in mente anche Zingaretti quando parla di un partito nuovo, aperto nella società. “Nel Municipio – spiega ancora Ciaccheri – abbiamo provato a dare un contributo allo spirito che Zingaretti rappresenta bene: pur non essendo del Pd mi trovo a guidare una coalizione che tiene dentro tanti pezzi, da quelli organizzati come il Partito democratico, alle esperienze civiche, giovani e fresche, che rappresentano istanze radicali e sociali dei territori”. E se a Roma dovesse vincere un disegno di questa portata nel 2021, potrà essere un esempio positivo per le successive elezioni politiche. 

Per chi vincerà le elezioni a Roma ci sarà, tra l’altro, la grande sfida del prossimo Giubileo del 2025. “Roma ha perso molte occasioni negli ultimi anni- conclude Ciaccheri – che potevano essere un motore di sviluppo e di investimenti per affrontare questo importante appuntamento, ma oggi è una città purtroppo distrutta nella sua quotidianità. Roma dovrà  innanzitutto essere una città dell’accoglienza con un municipalismo diffuso, con l’obiettivo di confrontarsi al livello più alto con capitali come Berlino, Londra e Madrid.”

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