Anche per il Municipio VIII il ballottaggio del 17 e 18 ottobre dirà la parola definitiva sul Presidente e sulla maggioranza che governerà il territorio tra Garbatella, Ostiense, San Paolo, Montagnola e Roma 70.Al secondo round si scontreranno,infatti, Amedeo Ciaccheri, presidente uscente e rappresentante del centrosinistra forte di un 46,14% (26.034 voti) con Alessio Scimè per il centrodestra, che si è fermato al 25,59% (14.438 voti).
Simonetta Novi della Lista Calenda è arrivata terza con il 12,89% ( 7.276 voti), mentre Marco Merafina del M5S la tallona col 12,10 (6.828 voti).Questi sono i dati definitivi usciti oggi dal seggio centrale della Fiera di Roma. Naturalmente, secondo la legge elettorale vigente, la composizione del parlamentino dipenderà da chi diventerà Presidente. Infatti alla maggioranza spettano 15 seggi e alla minoranza i restanti 9.
Siamo già in grado di formulare un’ipotesi di massima nel caso in cui vincesse Amedeo Ciaccheri, che è nettamente in testa al primo turno.
Il consiglio municipale sarebbe così composto: 8 del Partito Democratico, 5 della Sinistra civica ecologista,2 della Lista civica Gualtieri e all’opposizione 5 consiglieri di Fratelli d’Italia, 2 della Lista Calenda e 2 del Movimento 5 Stelle.
Sequendo le classifiche delle preferenze il Pd eleggerebbe nell’aula di via Benedetto Croce: Eleonora Talli, Alessandra Aluigi, Flavio Conia, Luca Gasperini, Giovanni Fasiello, Umberto Sposato, Valchiria Vittori e Samuele Marcucci.
La Sinistra civica ecologista: Maya Vetri, Francesca Vetrugno, Iacopo Nunziato, Paola Angelucci e Michele Marini.
La Lista civica Gualtieri Sindaco: Roberto Falasca e Massimo Nanni.
Giorgia Meloni Fratelli d’Italia:Alessio Scimè, Franco Federici, Maurizio Buonincontro, Lorenzo Mevi, Sabrina Vicino.
Il Movimento 5 Stelle: Marco Merafina e Matteo Bruno.
La lista Calenda Sindaco. Simonetta Novi e Caterina Benetti
Diversamente, qualora fosse il candidato del centrodestra Alessio Scimè a vincere al ballottaggio, i numeri sarebbero invertiti : 15 rappresentanti alla maggioranza tra i Fratelli d’Italia, la Lega di Salvini e Forza Italia, mentre i rimanenti 9 seggi della minoranza sarebbero divisi tra Pd, Sinistra civica ecologista, Lista Calenda e Movimento 5 Stelle.
Naturalmente i dati si devono considerare attendibili ma con riserva, perché i voti di preferenza potrebbero essere leggermente modificati da eventuali ricorsi al Tribunale amministrativo messi in campo dalle liste o da singoli candidati.





