Il Municipio Roma XI boccia il Piano regolatore sociale Alemanno

Il Municipio Roma XI boccia il Piano regolatore sociale Alemanno

Molti Municipi, di centro-sinistra e di centro-destra, hanno già espresso parere negativo

di Eraldo Saccinto

E’ un piano che non soddisfa le esigenze delle fasce più deboli della città. Non solo amministrazioni di centro sinistra, anche alcuni Municipi di centro destra hanno dato parere negativo, mentre molte associazioni di settore si sono dette perplesse sia …..

Il Municipio Roma XI boccia il Piano regolatore sociale Alemanno

Molti Municipi, di centro-sinistra e di centro-destra, hanno già espresso parere negativo

di Eraldo Saccinto

E’ un piano che non soddisfa le esigenze delle fasce più deboli della città. Non solo amministrazioni di centro sinistra, anche alcuni Municipi di centro destra hanno dato parere negativo, mentre molte associazioni di settore si sono dette perplesse sia sull’impostazione sia sul contenuto. Sull’onda di questa vera e propria sollevazione, anche il consiglio del Municipio Roma XI ha bocciato il Piano regolatore sociale 2011-2015 proposto dalla Giunta Alemanno.
Il Piano è il documento programmatico che definisce le politiche di welfare di Roma Capitale e dei Municipi nel senso più ampio del termine.

È il più importante strumento di programmazione delle politiche sociali comunali e municipali, comprendendo sia gli interventi rivolti alle persone che alle comunità. Consta di un grosso lavoro di mappatura e conoscenza dei bisogni, della domanda sociale, dei diritti sociali e di standard urbani fondati su processi di ostenibilità sociale, ambientale e territoriale.
Contiene i progetti e i servizi attuati e da attuare nel Municipio con lo scopo di sviluppare un welfare comunitario. In particolare, s’inquadra nel contesto della Legge-quadro 328/2000 che prevede la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali per una protezione sociale attiva, capace di mettere in campo opportunità, servizi e trasferimenti economici a sostegno delle persone e delle famiglie.
dDa sempre nel nostro Municipio il Piano regolatore sociale è stato frutto di un lungo percorso di coinvolgimento e partecipazione delle realtà sociali e del terzo settore.  Andrea Beccari, Assessore alle Politiche sociali lo ha spiegato in Consiglio, motivando il profondo dissenso col piano presentato dalla Giunta Alemanno: ”Questo piano regolatore sociale cittadino si pone in un rapporto di continuità con lo smantellamento del welfare, con la negazione delle risorse ai territori, con il sostanziale abbandono delle comunità locali al loro destino, perpetrato in questi anni dal dimissionario Governo nazionale. Di fronte a un corpo sociale sempre più colpito dalla crisi, questo piano non ha alcun respiro strategico e non assicura neanche la spesa storica su cui Roma si è assestata. Rinuncia a priori al compito di fornire risposte strutturali alle nuove povertà, alle generazioni precarie, ai tanti a cui e’ negato il diritto all’abitare, a chi necessita di una rete di assistenza inclusiva, come i cittadini con disabilità, gli anziani non autosufficienti e gli adulti in difficoltà. Quella avanzata dalla giunta Alemanno – ha aggiunto Beccari – è una proposta indecente. Il welfare e i servizi alla persona non possono essere ridotti ad un elenco di paroline svuotate di qualsiasi punto di caduta pratico. Serve, al contrario, un disegno generale di sostegno e rafforzamento della cittadinanza e di un’intera comunità. Il Piano inoltre non fa alcun passo avanti sul tema dell’integrazione, limitandosi a dichiarazioni di principio senza alcun intervento effettivo. Appare chiaro – ha aggiunto l’Assessore – che non vi sono gli strumenti necessari per affrontare la situazione di difficoltà dovuta alla crisi che la città sta vivendo, non c’è l’approccio corretto ad un welfare dei diritti in forma di sistema e adeguato alle sfide di una crescente domanda. In questo quadro il Piano di Roma Capitale diviene un documento fotografico della situazione esistente ma privo di proposte e di priorità da adottare, specialmente a fronte della scarsità di risorse economiche che imporrebbero una presa di posizione ben più incisiva che risponda strategicamente alle esigente della popolazione della Capitale”.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 8 – Dicembre 2011

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