I Municipi protestano contro i limiti delle politiche sociali
Gravi responsabilità della Giunta Alemanno. Manifestazione in Campidoglio insieme con i cittadini per un percorso di dignità, di diritti e giustizia
Si è svolta, il 17 febbraio u.s. presso la scalinata del Campidoglio, la manifestazione “Pride del sociale”, una protesta …..
I Municipi protestano contro i limiti delle politiche sociali
Gravi responsabilità della Giunta Alemanno. Manifestazione in Campidoglio insieme con i cittadini per un percorso di dignità, di diritti e giustizia
Si è svolta, il 17 febbraio u.s. presso la scalinata del Campidoglio, la manifestazione “Pride del sociale”, una protesta contro i drammatici limiti delle politiche per il sociale, tra procedure irrituali, militarizzazione degli interventi, sgomberi indiscriminati, tagli locali e nazionali, procedure burocratiche sempre più penalizzanti, ritardi dei pagamenti e addirittura penalizzazione degli enti a favore delle banche.
Insieme con moltissimi cittadini, alla manifestazione, ha partecipato, tra gli altri, l’assessore alle Politiche sociali del Municipio XI Andrea Beccari, al quale abbiamo chiesto il senso di questa iniziativa. “Molte delle conseguenze di quanto sta succedendo si scateneranno sul sociale cittadino tra mesi, ma saranno decise ora e non potranno essere cambiate facilmente.
Proprio per questo, i cittadini, assieme agli operatori dei servizi pubblici, della cooperazione sociale, dell’associazionismo e del volontariato, il cui lavoro è quello dell’azione sociale e della promozione del welfare hanno deciso di manifestare contro i tagli alla loro attività, che si rivolge in particolare agli emarginati, ai poveri,
agli anziani, ai malati, ai bambini ed ai ragazzi, ai diversamente abili.
Le politiche della Giunta Alemanno stanno distruggendo questo sistema, con minori risorse previste per l’assistenza domiciliare e con il rischio di chiusura dei servizi per i minori, ludoteche e centri ricreativi, con la diminuzione di posti negli asili nido, la riduzione delle risorse per la prevenzione del disagio e per i servizi rivolti ai cittadini immigrati, i servizi per la promozione culturale e sociale, i servizi rivolti agli anziani.
Il ritardo dei pagamenti dei servizi e delle prestazioni sociali è ormai imbarazzante, con al scientifica esclusione dei Municipi e delle associazioni di settore dalla politica di pianificazione, programmazione, progettazione e controllo dei servizi sociali. Se a questo associamo – prosegue Beccari – l’affidamento di mega appalti alle grandi organizzazioni, il risultato sarà che l’area delle politiche sociali si trasformerà in pura carità o assistenzialismo, con la monetizzazione delle prestazioni individuali. Siamo al cospetto di una amministrazione che non investe risorse nell bilancio comunale per le politiche sociali e culturali, che non riconosce minimamente l’impegno delle associazioni, delle cooperative, del volontariato né tantomeno pensa di coinvolgerle nella programmazione e progettazione dei servizi, così come non riesce a vedere quale sia la centralità delle politiche del territorio e quelle dei municipi. Vogliamo – conclude Andrea Beccari – una politica che abbia come priorità la lotta alla solitudine e all’emarginazione, la prevenzione del disagio, la promozione del benessere e che affermi i diritti sociali per tutti, una politica che promuova la partecipazione e non si riduca a mera burocrazia e meschini e miopi interessi di parte”. (E.S.).
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 8 – Aprile 2011