La speculazione immobiliare investe anche la Garbatella
Intervista all’ urbanista Paolo Berdini: “La città è come un’infezione in mano ai trafficanti di suolo urbano”. Il gioco perverso delle compensazioni.
di Eraldo Saccinto
Nella sua ultima fatica, intitolata esattamente come riportato nel sommario del nostro articolo, l’urbanista Paolo Berdini, scrive che dalle periferie l’aggressione sta lentamente ma inesorabilmente investendo i centri storici, quelle parti delle città in cui più elevata e preziosa è l’identità stessa dei luoghi.
I centri storici si orientano quindi a soddisfare la domanda che ne consegue. Ed è così che artigiani e residenti scompaiono, sostituiti da negozi e megastore che potremmo trovare in qualsiasi posto del mondo. Anche la Garbatella, che di Roma è ormai parte del centro storico, …..
La speculazione immobiliare investe anche la Garbatella
Intervista all’ urbanista Paolo Berdini: “La città è come un’infezione in mano ai trafficanti di suolo urbano”. Il gioco perverso delle compensazioni.
di Eraldo Saccinto
Nella sua ultima fatica, intitolata esattamente come riportato nel sommario del nostro articolo, l’urbanista Paolo Berdini, scrive che dalle periferie l’aggressione sta lentamente ma inesorabilmente investendo i centri storici, quelle parti delle città in cui più elevata e preziosa è l’identità stessa dei luoghi.
I centri storici si orientano quindi a soddisfare la domanda che ne consegue. Ed è così che artigiani e residenti scompaiono, sostituiti da negozi e megastore che potremmo trovare in qualsiasi posto del mondo. Anche la Garbatella, che di Roma è ormai parte del centro storico, è col tempo divenuta un luogo di grande fascino che trae la sua caratteristica dall’equilibrio tra i ceti sociali che vi abitano e il tessuto urbano. Un equilibrio che le scelte fatte dalle amministrazioni comunali che si sono susseguite durante gli ultimi anni stanno cercando di demolire, nel tentativo di creare un nuovo modo di intendere il contesto urbano. In tempi non sospetti, Berdini scriveva attaccando a testa bassa la giunta di centrosinistra.
Lo abbiamo incontrato alla Villetta durante una assemblea in cui si discuteva di urbanistica e gli abbiamo chiesto qual è la sua idea sul Piano Regolatore, sul futuro della città ed il particolare del nostro quartiere. Partiamo subito dai due casi più gravi che sono quelli legati al tentativo di realizzare 180 mila metri cubi di cemento all’ex Fiera di Roma e all’enorme quartiere residenziale sulle aree ferroviarie dell’Ostiense, a Via Palos. C’è poi da considerare anche il riutilizzo dell’area dì Tor Marancia, le costruzioni lungo la via di Grotta Perfetta e le edificazioni in corso di ultimazione tra Piazza dei Navigatori e gli ex Mercati Generali.
Per non parlare di Campidoglio 2, per il quale non sono stati previsti provvedimenti atti a garantire un traffico decente. Alla fine nel nostro Municipio verranno realizzati oltre due milioni di metri cubi di cemento.
Scelte irresponsabili, legate al meccanismo delle compensazioni edificatorie, che nacque in seguito alla cancellazione delle previsioni edificatorie di Tor Marancia. Esse vennero annullate sulla base delle leggi della tutela paesistica che prevalgono sui piani urbanistici. Ebbene, l’amministrazione comunale di centrosinistra del Comune di Roma decise, nel piano elaborato negli anni ’90, che esistono dei diritti edificatori inalienabili nei fatti che pertanto quando si vuole cambiare un piano urbanistico, come Tor Marancia, allora corre l’obbligo di compensare in qualche modo i proprietari dei terreni.
In barba alla legislazione urbanistica italiana che non prevede l’esistenza di “diritti edificatori” perché essa avviene solo tra privati. Così per compensare una previsione edificatoria prevista in un altro luogo, il proprietario del nuovo terreno pretenderà di essere pagato in metri cubi e le volumetrie del piano regolatore aumentano vertiginosamente, così come è avvenuto per quello del Comune di Roma. Nel caso di Tor Marancia invece del milione e ottocentornila metri cubi di cemento previsti ne sono stati compensati oltre 5 milioni!
La compensazione è il più grande regalo che sia stato mai fatto alla speculazione immobiliare: è stato lo strumento che ha permesso il sacco urbanistico in atto. La legge che istituisce gli accordi di programma prevedeva espressamente che riguardassero progetti pubblici promossi da istituzioni pubbliche. In quel caso la legge prevede che l’approvazione del progetto diventi anche una variazione automatica al piano regolatore.
Insomma un aiuto alle amministrazioni pubbliche. Roma ha applicato questa scorciatoia istituzionale anche per i progetti privati e in questi ultimi anni ne ha approvati circa un centinaio. La differenza fondamentale con gli strumenti urbanistici è che in questo caso la decisione appartiene ai Consigli comunali dove esiste il controllo istituzionale e la partecipazione.
L’accordo di programma viene invece approvato dalla Giunta comunale e soltanto “ratificato” dai Consigli comunali. Sì salta insomma un passaggio democratico e partecipativo. Il nostro Municipio, comprendente quartieri storici molto belli, è diventato uno dei luoghi più ambiti per gli investimenti immobiliari, richiamando i gruppi più potenti dell’economia del mattone: Acqua Marcia, che sta intervenendo a Piazza dei Navigatori e a Via Giustiniano Imperatore; il gruppo Toti-Lamaro, all’ex Mercato generale dell’Ostiense; le Ferrovie dello Stato, alla Circonvallazione Ostiense. I valori immobiliari sono saliti alle stelle, con gravi conseguenze sulla parte più povera della popolazione che ha dovuto trasferirsi verso la lontana periferia. Le nuove previsioni edificatorie avverranno senza che venga realizzata alcuna opera per migliorare la mobilità pubblica, in particolare non inquinante. E’ del tutto evidente che si apre uno scenario di grande preoccupazione per la vivibilità dei nostri quartieri e non è difficile prevedere un gigantesco peggioramento della mobilità e della vivibilità, mentre aumentano le funzioni e il verde cittadino non si accresce di un metro quadrato. Oggi bisogna saper dire tutti insieme, concretamente: basta con la speculazione immobiliare.
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 6 – Marzo 2009
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