“Ve l’avevo detto io” spettacolo in romanesco alla Casa di Riposo delle Suore in via delle Sette Chiese

Doveva andare in scena a marzo del 2020, in occasione dei 100 anni della Garbatella, ma per le note vicende pandemiche, lo spettacolo “Ve l’avevo detto io” è stato più volte posticipato e ora finalmente andrà in scena domenica 12 febbraio alle ore 16:30 al teatro dell’Istituto delle Suore di Gesù Eucaristico, a via delle Sette Chiese, 91. 

La trama

La storia si svolge in un ipotetico mercato di Garbatella, con tanto di allestimento di bancarelle: quella del pane, della frutta, del pesce e la merceria. I commercianti dialogano tra loro in dialetto romanesco, ed è a loro che si rivolgono tre signore ”chic” provenienti da piazza Bologna, attirate dalla fama che ha raggiunto nel tempo la direttrice della Casa di Riposo, Suor Cecilia.

      

Infine, sotto al palco, una “senza tetto” e una barista ascoltano con gli altri protagonisti,  la storia dell’Istituto e dell’Ordine di Suore di cui proprio quest’anno ricorre il centenario della fondazione, storia raccontata da una signora che presta volontariato in Istituto. Ma la parte più divertente è riservata alle scaramucce amorose tra i pesciaroli e la fruttarola, e al racconto di un po’ di storia della Garbatella.

Il cast degli attori e la regista

Gli attori sono dilettanti, figlie e figli delle ospiti della casa di riposo, così come l’autrice e regista Maria Cristina Fattori e tutto lo staff dell’organizzazione. Sul palco sono presenti anche due ospiti permanenti, tutti trasformati in attori e attrici dalla pazienza di Maria Cristina e dal supporto di Suor Cecilia, che non ha mai voluto accantonare il progetto, nonostante le tante difficoltà.

La musica

Il racconto è accompagnato dalla musica e dai canti di canzoni orecchiabili e divertenti  scritte da Renato Di Benedetto, musicista e instancabile animatore dell’Istituto.

La prima canzone si intitola proprio “Er mercato” e consente a ciascuno dei commercianti di presentarsi. L’ultima è “Ve l’avevo detto io”, cantata dalla clochard con il coro di tutti gli attori, che termina così:

“A Garbatella sempre/si avvera il tuo sogno……../qui te poi fermà/ar centro sei der mondo”

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