Un ricordo di Andrea Alesini a cui è intitolato il CTO

di Paola Borghesi

Per gli abitanti del quartiere è noto come l’ospedale della Garbatella, per tutti gli altri è il C.T.O., pochi sanno che il nosocomio di via San Nemesio è intitolato al medico Andrea Alesini.

Classe 1949, il giovane dottor Alesini, romano, dopo gli studi alla Sapienza, non ha iniziato a Roma la sua carriera, ma in Umbria, dove ha lavorato per molti anni nell’ambiente

scolastico, dell’organizzazione sanitaria e della medicina preventiva. La sua fama però si allarga presto oltre i confini regionali. Si inizia a parlare di metodo Alesini grazie alla sua forte convinzione di volere una sanità a misura e al servizio dei cittadini. Il suo obiettivo sfidante è appunto l’umanizzazione delle strutture e delle pratiche sanitarie. Finché nel 1994 viene nominato Direttore generale dell’allora azienda Usl Roma C, la più grande e impegnativa della Capitale.  Tante sono le opere realizzate da Alesini: la prima unità spinale unipolare del Centro Sud (che oggi porta il suo nome), un centro dialisi assistito fuori dall’ambito ospedaliero, l’erogazione dell’assistenza sanitaria di base per immigrati e nomadi avvenuta molto prima della loro regolamentazione, l’apertura di una casa famiglia per pazienti psichiatrici. E tanto altro ancora, perché questo ragazzo dagli occhi azzurrissimi non si fermava davanti agli ostacoli, né cedeva alle lusinghe di chi voleva convertirlo agli interessi della santà privata.

Chi lo ha conosciuto racconta che le riunioni indette da lui non si sapeva mai a che ora finissero, perché il suo entusiasmo lo portava ad approfondire, sviscerare, convincere, con un fervore che si portava appresso dagli anni universitari, gli anni Settanta, che lo hanno visto protagonista delle lotte politiche e sociali. Fervore che, anche in ambienti inamidati come quello del Collegio Permanente per la Formazione in Sanità Pubblica, lo portava ad iniziare un suo intervento con un “compagni …”.

Alesini muore prematuramente nel 1996 all’età di 47 anni. Ma il  ricordo della sua infaticabile passione civile è ancora molto vivo in tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. E, grazie al premio che il Movimento federativo democratico, del cui direttivo Alesini era componente, ha voluto intitolare a suo nome, la sua opera arriva anche alle nuove generazioni. Oggi il Movimento si chiama Cittadinanzattiva e ogni anno dal 1997 conferisce il premio Andrea Alesini a chi si contraddistingue per progetti di “buone pratiche” in ambito sanitario.

Anche la città di Foligno, dove ha lavorato per tanti anni, ha voluto mantenere perenne il ricordo di questo medico dalla grande umanità e professionalità, dedicando a suo nome la sala conferenze dell’ospedale folignate San Giovanni Battista.

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