PIÙ DI 450 LE FAMIGLIE DEL TERRITORIO CHE RICEVONO PACCHI DI GENERI ALIMENTARI DISTRIBUITI DAI VOLONTARI
di Anna BREDICE
Il 2020 doveva essere un anno di festa per il centenario della Garbatella. Si è fatto solo in tempo a fare una bella cerimonia in Piazza Brin con tanti cittadini e gli studenti delle scuole del Municipio, ma solo qualche settimana dopo sono stati proprio loro a lasciare i banchi vuoti e a fare lezioni a distanza, a casa, spaventati e inquieti per un virus sconosciuto. Era il marzo scorso, la
vita ci è cambiata in un istante. Ci siamo chiusi in casa, impossibilitati ad abbracciarci con i nostri cari e con gli amici. E’ passato un
anno e l’emergenza sanitaria purtroppo è ancora preoccupante per le varianti del coronavirus molto più contagiose. Certo qualche arma in più ce l’abbiamo. La campagna vaccinale aiuta a sperare in tempi migliori, a creare le condizioni per una futura immunità di gregge tanto agognata. In questi giorni il Presidente del Consiglio Draghi ha definito le prossime aperture “un rischio ragionato”. Il
Governo, nonostante i dati delle terapie intensive e dei deceduti siano ancora alti, ha deciso di riaprire dal 26 aprile scuole, bar e ristoranti, ma solo all’aperto, e anche cinema e teatri. Una grande svolta, nella speranza di superare definitivamente la pandemia e dare fiato ad alcuni settori economici che sono allo stremo. Gli ultimi dati del contagio da Covid danno più o meno stabilmente una quota di 500 casi al giorno in tutta Roma, numeri che tendono a scendere da qualche settimana.
Nell’Asl di appartenenza del Municipio VIII, Roma 2, ci sono stati 287 casi nell’ultimo giorno prima di andare in tipografia, ma è un’area della città molto ampia, complessivamente a Garbatella ci sono stati 1.878 casi. La campagna vaccinale a livello nazionale procede con una certa difficoltà, spesso per mancanza di dosi, promesse dalle ditte farmaceutiche e non arrivate, ma nel Lazio si sono raggiunte un milione e mezzo di persone vaccinate e questo è un ottimo risultato. Al momento hanno potuto prenotarsi coloro che hanno 60-61 anni, si doveva andare avanti in ordine anagrafico, scendendo nell’età, arrivando al 20 aprile per coloro che hanno dai 55 ai 60 anni, ma la sospensione dei vaccini monodose Johnson&Johnson ha per ora rallentato il ritmo della programmazione. A distanza di un anno non siamo ancora usciti dalla pandemia, i danni economici e sociali del lockdown hanno colpito i settori commerciali già fragili nel quartiere. Molte saracinesche hanno chiuso i battenti e chissà se le riapriranno. Anche tante famiglie sono finite in difficoltà.

Chi aveva un lavoro saltuario l’ha perso. Municipio solidale sta cercando di alleviare queste situazioni grazie a un coordinamento di aiuti e interventi di sostegno realizzati in maniera strutturale, a cui hanno dato il loro contributo tante associazioni e realtà locali, tra queste anche il nostro giornale, con la raccolta di prodotti alimentari alla Villetta. Sono circa 450 le famiglie che ricevono sostegni una volta alla settimana o ogni quindici giorni. Ci sono più di 300 volontari ad alternarsi nella confezione dei pacchi, e 25 associazioni collegate, una rete che comprende tante realtà, laiche e parrocchiali.
Forse, quello del Municipio VIII, è uno dei pochi casi a Roma dove è stato messo in campo un intervento così tempestivo, avvenuto in varie forme: dal carrello della spesa sospesa, ai pacchi alimentari, fino ai servizi donati dai negozi. Ad esempio il barbiere che offre il taglio a chi non lo può pagare o le lettere scritte dai ragazzi della scuola della pace della Comunità di Sant’Egidio agli anziani delle Case di riposo di Garbatella e Tormarancia, un modo per sconfiggere la solitudine. Anche la Casetta Rossa di via Magnaghi ha ricevuto un riconoscimento europeo, unica realtà premiata in Italia, per la spesa sospesa, ma soprattutto per aver creato Radio Anticorpi, una stazione radio che ha diffuso consigli pratici, interviste, storie, nutrendo il senso di comunità.





