Riprendono a metà giugno i lavori del Mercato coperto

Intervista con Alberto Attanasio, Assessore municipale ai Lavori pubblici

Riprendono a metà giugno i lavori del Mercato coperto

La storia complessa dell’edificio di Via Passino, concepito fin dalle origini per attività commerciali e di servizio. Pretestuosa polemica basata su cifre manipolate

di Eraldo Saccinto

Cogliamo l’occasione dell’inizio dei lavori di riqualificazione del Mercato coperto di Via Passino, la cui data di avvio è prevista entro la prima metà del mese di giugno, per provare a fare la storia di questo edificio ed a ricapitolare quanto accaduto durante questi ultimi anni. Ci facciamo accompagnare in questo excursus storico-politico dall’Assessore ai Lavori pubblici del Municipio Roma XI Alberto Attanasio, profondo conoscitore della realtà del nostro quartiere, sia com’è ovvio per contingenti motivi di impegno giornaliero sia per le conoscenze acquisite durante gli anni di studio e di lavoro, essendo egli architetto ed avendo esercitato l’attività professionale prima di propendere per l’agone politico. …..

Intervista con Alberto Attanasio, Assessore municipale ai Lavori pubblici

Riprendono a metà giugno i lavori del Mercato coperto

La storia complessa dell’edificio di Via Passino, concepito fin dalle origini per attività commerciali e di servizio. Pretestuosa polemica basata su cifre manipolate

di Eraldo Saccinto

Cogliamo l’occasione dell’inizio dei lavori di riqualificazione del Mercato coperto di Via Passino, la cui data di avvio è prevista entro la prima metà del mese di giugno, per provare a fare la storia di questo edificio ed a ricapitolare quanto accaduto durante questi ultimi anni. Ci facciamo accompagnare in questo excursus storico-politico dall’Assessore ai Lavori pubblici del Municipio Roma XI Alberto Attanasio, profondo conoscitore della realtà del nostro quartiere, sia com’è ovvio per contingenti motivi di impegno giornaliero sia per le conoscenze acquisite durante gli anni di studio e di lavoro, essendo egli architetto ed avendo esercitato l’attività professionale prima di propendere per l’agone politico.

“Oltre agli Alberghi suburbani costruiti tra il 1927 e il 1928 per alloggiare temporaneamente gli sfrattati dal centro storico, l’architetto Sabbatini concepì in prossimità di Piazza Bartolomeo Romano tre ampi complessi residenziali con abitazioni e studi per artisti”, ci spiega l’Assessore. “Il carattere funzionale era conferito in tutti e tre i casi dall’integrazione delle residenze con diversi servizi: i bagni pubblici, nella struttura situata tra Piazza Romano e Via Ferrati; il Cinema-Teatro Garbatella nell’isolato compreso tra la piazza, Via Passino e Via Cravero; e, infine, una palestra, una piscina e un mercato coperto situati nell’intersezione tra la piazza e Via Luigi Fincati che, tuttavia, all’epoca non videro la luce”.
Attanasio aggiunge: “L’attuale sede del Mercato coperto, seppur collocato spazialmente nell’area in origine prevista dal Sabbatini, fu progettato dal Comune nel dopoguerra, per fornire gli spazi idonei al mercato rionale che fin dagli anni ’30 si svolgeva all’aperto in Via Intervista con Alberto Attanasio, Assessore municipale ai Lavori pubblici Riprendono a metà giugno i lavori del Mercato coperto Magnaghi.
La decisione di realizzare il mercato è del 1947 ed il 3 settembre 1948 vennero affidati i lavori all’Impresa Federico Spezzatini.
L’edificio fu consegnato per l’inaugurazione nel luglio del 1952.
La struttura (che conteneva inizialmente una trentina di banchi per la vendita di frutta, verdura, carne, pane e pasta, polli, frattaglie, abbigliamento e scarpe) è stata edificata in parte in muratura ed in parte in cemento armato e mostra i segni di una progettazione discontinua e non unitaria. Esaminando le caratteristiche costruttive dell’edificio e raccogliendo le testimonianze di coloro che lo hanno frequentato nei primi anni di attività, si ipotizza che originariamente si prevedesse la costruzione di uno spazio recintato destinato al mercato, senza copertura, con un livello unico sulla parte centrale, più alta del piano stradale, e due livelli sui corpi laterali, ottenuti sfruttando l’andamento naturale del terreno.
L’adozione di tale soluzione troverebbe un riscontro nel Mercato Flaminio di Via Guido Reni, realizzato nello stesso periodo.
Probabilmente durante l’esecuzione si ritenne più opportuno coprire tutto il mercato realizzando una copertura, con ampie finestrature sulle pareti perimetrali che consentissero un’elevata illuminazione e una ventilazione naturale”.
“L’edificio – prosegue Attanasio – già nel progetto originario prevedeva spazi con funzioni sociali: gli ambienti attualmente utilizzati dal centro “La Strada” erano destinati all’Enal, per le attività del dopolavoro.
Nel corso degli anni l’edificio è stato adeguato al mutare delle esigenze funzionali e logistiche: nel corpo laterale a sud fu realizzata un’autorimessa per gli operatori, già presente in occasione di lavori di ristrutturazione del 1977. In quella occasione furono effettuati interventi concernenti l’adeguamento degli impianti alle normative allora vigenti, la riorganizzazione degli spazi per gli operatori, con un ampliamento delle superfici di vendita, la realizzazione di depositi nel piano interrato e l’inserimento di due montacarichi di collegamento tra i due livelli, con la conseguente modifica delle scalinate interne originarie.
Chi ricorda la situazione prima di quegli interventi, ricorderà la fontana, presente al centro del mercato, che fu eliminata durante quei lavori. Furono modificati gli accessi sul fronte posteriore, che originariamente prevedevano l’accesso del pubblico al centro con una scalinata e la disposizione di piani di carico per le merci sui lati, attualmente invertiti con l’inserimento di una rampa sull’ingresso del lato est”.
“Questa è in poche parole la storia del Mercato sino ad oggi”, ci dice Attanasio. “L’attuale programma di interventi, compresi nel piano di riqualificazione del contratto di quartiere, intende continuare questo iter rendendo gli spazi più rispondenti alle mutate esigenze igieniche e commerciali, nel rispetto della valenza
testimoniale e sociale della costruzione: l’edificio costituisce uno dei riferimenti del quartiere per le funzioni che ospita, di mercato e di spazio per incontri ed eventi. Gli attuali standard tecnologici ma anche quelli igienico-sanitari e commerciali, impongono oggi l’adozione di tecnologie innovative sia per gli spazi di vendita (le superfici assegnate devono consentire un’idonea separazione delle merci e delle attività che vi si svolgono) sia per la dotazione dei servizi.
La riqualificazione, oltre a soddisfare tali requisiti deve rendere questo spazio aperto alle attività che ne rafforzino il legame con il quartiere, ne estendano l’utilizzo ad un arco temporale più ampio, predisponendo per l’intero complesso servizi ed infrastrutture rispondenti alle attuali esigenze Prima di salutarci, proviamo a mettere un po’ di pepe al nostro incontro chiedendo all’Assessore se risponde al vero quanto si legge in alcuni manifesti che sono stati affissi nei giorni scorsi e che incolpano la Giunta municipale di non aver saputo utilizzare i fondi stanziati dalla Regione Lazio, all’epoca della famigerata presidenza di Francesco Storace, a favore del Municipio XI e in particolare per il Mercato di Via Passino. “Si tratta di un falso eclatante”, risponde cordialmente Attanasio.
“La cifra è assolutamente errata trattandosi di un valore in euro molto al di sotto di quello dichiarato in lire nei manifesti. Una siffatta esposizione dimostra quanto poco i nostri detrattori conoscano il modo in cui si realizzano questo tipo di progetti estremamente complessi e che vedono l’impegno economico congiunto di più Enti pubblici i cui interventi devono essere integrati ed armonizzati tra loro. Il fatto che i lavori siano sul piede di partenza dimostrano la fallacità di queste argomentazioni, puramente elettoralistiche”. Nel frattempo, scopriamo che le cose si muovono, poichè mercoledì 12 aprile, laddove era situato il vecchio parcheggio del Mercato coperto, è stato inaugurato l’Urban Center, opera di cui parliamo più diffusamente in un’altra parte del nostro giornale.
Un luogo in cui scoprire quale è stato il passato e quale sarà il futuro del nostro quartiere, con un’ampia documentazione attinente al Mercato.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 3 – Maggio 2006

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