Nello Governatori, il poeta operaio
di Tatiana Della Carità
Nello Governatori, classe 1923, nasce a Roma e trascorre l’infanzia nel quartiere San Lorenzo; a 23 anni viene assunto come operaio addetto alla catena di montaggio nello stabilimento di San Paolo dell’Ottica Meccanica, dove resterà fino all’età della pensione. …..
Nello Governatori, il poeta operaio
di Tatiana Della Carità
Nello Governatori, classe 1923, nasce a Roma e trascorre l’infanzia nel quartiere San Lorenzo; a 23 anni viene assunto come operaio addetto alla catena di montaggio nello stabilimento di San Paolo dell’Ottica Meccanica, dove resterà fino all’età della pensione.
Ma la sua vera vocazione risiede fuori dalla fabbrica: Governatori scopre già da giovanissimo la passione per la poesia, in particolare per quella dialettale, e nel 1946 inizia una duratura e fruttuosa collaborazione -destinata a protrarsi fino al 1974- con il trisettimanale romanesco “Rugantino”, rivista che ha ospitato anche gli scritti di grandi firme come Pascarella e Trilussa.
Da questo momento in poi le pubblicazioni si moltiplicano: “Il Messaggero”, L’Unità” e “Paese Sera” sono solo alcuni tra i numerosi giornali che hanno ospitato i suoi articoli e i suoi componimenti. Tra le sue affascinanti esperienze figura inoltre la puntata di una trasmissione radiofonica condotta nel 1970 da Corrado Mantoni, dal quale viene chiamato ospite per leggere un suo sonetto sulla Festa de’ Noantri a Trastevere.
Gli scritti che escono dalla sua penna sono ricchi di colore, trasudano umanità e affrontano gli argomenti più diversi: dalla carenza di generi di prima necessità caratteristica del dopoguerra alle tematiche religiose, dalla ricorrenza del due novembre alla condizione dei lavoratori nelle fabbriche.
La sua è una vita costellata di esperienze e incontri che stimolano e alimentano il suo entusiasmo per la scrittura: Governatori ha infatti occasione di conoscere validi autori della scena dialettale romana, tra cui Mario Ugo Guattari.
Il linguaggio romanesco ha dunque un’importanza fondamentale nella produzione poetica di Nello che, da parte sua, ha una concezione ben precisa del dialetto e del suo utilizzo: “il
dialetto -dichiara- è l’espressione più genuina del popolo, priva di volgarità, che deve essere anche mezzo di cultura pulito e corretto”.
Con il trascorrere del tempo, il nostro protagonista è conquistato in misura sempre maggiore dal mondo della poesia, dalla tecnica poetica, dalle esigenze della poesia stessa e dalla difficoltà di raggiungerle e soddisfarle: infatti l’ammirazione che Nello nutre nei confronti dei grandi scrittori che sono riusciti a raggiungere tali traguardi attraverso le loro opere è assoluta, tanto che dice di se stesso: “Io non mi ritengo poeta, mi ritengo più che altro un discreto compositore […] perché è più facile essere santi che poeti”.
Proprio a causa di tali sentimenti che lo legano a Roma, al suo dialetto e ai suoi abitanti, Governatori è particolarmente dispiaciuto nel constatare una progressiva diminuzione dell’interesse della gente nei confronti della cultura popolare; esprime inoltre vivo dispiacere per la mancanza di riviste cittadine che dedichino spazi a composizioni dialettali o che comunque portino avanti la tradizione del dialetto romanesco.
Attualmente Nello Governatori abita sulla Circonvallazione Ostiense, dove si è trasferito quarant’anni fa, e ormai considera l’XI municipio il suo quartiere di adozione; le sue poesie gli sono valse numerosi riconoscimenti, tra i quali figura anche il “Premio Fantasia di Garbatella” consegnatogli dall’associazione culturale “Il Tempo Ritrovato”.
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 5 -Novembre 2008





