Nel 1904 fu eletto segretario nazionale dei gassisti e nel 1907 successe a Ernesto Verzi alla guida della Fiom
di Gianni Rivolta
Cleobulo Rossi nacque a Roma il 27 giugno del 1871, il padre Giuseppe e la madre Annunziata D’Armini lo vollero chiamare come uno dei sette Sapienti dell’antica Grecia. Dopo aver frequentato le scuole elementari divenne elettrotecnico e si coniugò con Maria Buti, dalla quale ebbe quattro figli. Nelle note della Questura è schedato come socialista rivoluzionario. Iscritto fin dagli ultimi anni dell’Ottocento al Partito socialista italiano, nel 1904 è eletto segretario della federazione nazionale dei gassisti e degli addetti alla illuminazione pubblica e membro della Commissione esecutiva della Camera del lavoro di Roma (con 2814 voti), dove fu riconfermato nel luglio del 1907 ( con 1442 voti). In quegli anni il suo nome era legato a Enrico Leone principale teorico, assieme a Arturo Labriola, del sindacalismo rivoluzionario italiano, quando ancora rappresentava l’ala intransigente interna al Psi. Nella componente capitolina dell’azione diretta Cleobulo Rossi militava con figure del calibro di Paolo Orano, Alceste De Ambris, Michele Bianchi, Romolo Sabbatini, Paolo Mantica.
Cena dei soci della cooperativa, piazza Brin 1925 Pranzo di Natale nel locale sociale di piazza Brin, 1925
Ma la sua notorietà si deve soprattutto agli anni in cui con Ernesto Verzi tenne la segreteria della Fiom (1901-1907),che nel 1908 lasciò a Bruno Buozzi.Quando la sede della Fiom fu spostata a Milano,Cleobulo Rossi si trasferì per motivi sindacali nel capoluogo lombardo. Collaborò all’Avanti!,al Metallurgico e al Sindacato operaio; nel 1906, dopo aver diretto lo sciopero dei tranvieri romani, fu eletto membro del Comitato Nazionale della neonata Confederazione Generale del Lavoro, dove fu riconfermato nel 1910. Diede le dimissioni dalla segreteria della Fiom nel luglio del 1909 a causa dell’opposizione organizzata di alcune sezioni, che dissentivano dagli orientamenti del Comitato centrale sia nell’impostazione delle lotte che nella gestione amministrativa e finanziaria della federazione. E da qui cominciò la sua parabola discendente. Nel 1910, lasciate le cariche sindacali è costretto ad impiegarsi come tecnico elettricista presso alcune officine al nord. Ritorna dopo alcuni mesi a Roma, la Polizia politica nel 1914 lo dà a Durazzo, in Albania, dove, abbandonata moglie e figli, sarebbe fuggito con un’ amante per aprire un negozio di liquoreria o forse uno stabilimento di saponi e acque gasate (!).Nel 1915 è di nuovo a Roma dove prende alloggio prima in via Bodoni e poi in via Giovanni Branca a Testaccio. Nel dicembre del 1921 è tra i fondatori della Cooperativa approvvigionamenti e consumo Garbatella con sede in piazza Benedetto Brin, di cui divenne Presidente con nomina del consiglio di amministrazione. Nel marzo del 1926 si iscrive al Partito nazionale fascista e tre anni dopo è cancellato dall’elenco dei sovversivi. Muore a Roma il 9 gennaio 1932 all’età di 61 anni.
Casellario politico centrale Tessera confederazione generale del lavoro 1909
Foto della scheda segnaletica, tessere di Romolo Sabbatini
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