Commemorazione dei cittadini e del Municipio ai piedi della sua casa al lotto 28 di via Giovanni da Capistrano
Con la deposizione di un mazzo di fiori un piccolo gruppo di cittadini ieri ha ricordato la figura del patriota socialista Libero De Angelis.Era l’alba della Liberazione di Roma, il 4 giugno del 1944, gli Alleati entravano nella Capitale dalla via Appia, provenienti dai Castelli romani e i tedeschi in fuga con ogni mezzo risalivano le consolari a nord della città. Quella mattina i tedeschi caricarono gli ultimi prigionieri politici di via Tasso sui camion, destinazione Germania o forse i campi di prigionia del nord Italia.Ma uno di questi autocarri non giunse a destinazione. Al 14 chilometro della via Cassia, in località La Storta, il mezzo fu fermato e i prigionieri furono fatti scendere e trasportati in un boschetto nelle vicinanze, dove furono fucilati. Erano 14 persone. Tra loro c’erano Libero De Angelis, 22 anni, meccanico della Garbatella e il più famoso Bruno Buozzi, socialista, uno dei rifondatori della Cgil.
Anche Libero De Angelis , militava nell’organizzazione clandestina socialista, quelle che divennero le formazioni Matteotti e si sa che entrò a far parte dell’OSS ( Office of Strategic Service), il servizio segreto che agiva per conto degli americani. Nel 1945 alla famiglia De Angelis, infatti, fu fatto pervenire un certificato di apprezzamento dell’OSS per i servizi resi all’esercito degli Stati Uniti d’America nella lotta per la liberazione d’Italia.
Alla cerimonia, organizzata da Mirella Arcidiacono, erano presenti Ernesto Nassi consulente alla Memoria dell’VIII municipio, Giulio Natalini con un gruppo di socialisti del quartiere e Adelio Canali, che ha rilasciato una viva testimonianza di quel 4 giugno 1944 alla Garbatella. In rappresentanza dell’VIII Municipio l’Assessora alla Memoria Michela Cicculli.
Di Gianni Rivolta