Inaugurato il ponte fantastico tra la Garbatella e l’Ostiense

Inaugurato il ponte fantastico tra la Garbatella e l’Ostiense

Giudizi estetici contrastanti ma tutti convengono che è un’audace opera ingegneristica. Destinato al traffico automobilistico e pedonale, non ai mezzi pubblici. I ciclisti hanno una pista a loro risevata.

dalla Redazione

C’è chi si dice entusiasta, chi lo critica perché è sì bello ma sarebbe fuori contesto, c’è chi lo rifiuta di netto: parliamo del ponte cavalcaferrovia che collega la Garbatella alla Via Ostiense, inaugurato solennemente venerdì 22 giugno.
Due immense ali bianche innalzate …..

Inaugurato il ponte fantastico tra la Garbatella e l’Ostiense

Giudizi estetici contrastanti ma tutti convengono che è un’audace opera ingegneristica. Destinato al traffico automobilistico e pedonale, non ai mezzi pubblici. I ciclisti hanno una pista a loro risevata.

dalla Redazione

C’è chi si dice entusiasta, chi lo critica perché è sì bello ma sarebbe fuori contesto, c’è chi lo rifiuta di netto: parliamo del ponte cavalcaferrovia che collega la Garbatella alla Via Ostiense, inaugurato solennemente venerdì 22 giugno.
Due immense ali bianche innalzate
nell’aria e, mirando dalla Ciconvallazione Ostiense, sullo sfondo la sagoma imponente del vecchio gazometro. L’opera, disegnata dall’ingegner Francesco Del Tosto dello Studio Solidus e prodotto e montato dalla Cimolai di Pordenone, completa dopo decenni il collegamento tra il nostro quartiere e l’Ostiense, finora indirizzato tutto su Via Pellegrino Matteucci. Il ponte, non destinato al percorso degli autobus (troppo complicate le manovre per imboccarlo) ma solo al passaggio delle autovetture, dei pedoni e dalle biciclette, potrà alleggerire ma non risolvere il problema del traffico che dalla Garbatella si scarica verso il centro. Serve comunque a saldare due grandi aree dell’XI Municipio, separate di netto dai binari della Ferrovia Roma-Lido e della Metropolitana.
I mezzi pubblici a loro volta continueranno a seguire il vecchio percorso di Via Benzoni e Via Matteucci.
Il ponte disporrà anche di una pista ciclabile, separata dal percorso delle autovetture da una striscia di vernice e da vetri catarifrangenti: troppo poco, secondo il consigliere PD Luca Gasperini, il quale chiede che l’area riservata ai ciclisti sia messa in maggior sicurezza. “Si crea così un sistema di ciclabili, stiamo lavorando anche al progetto di una pista sull’Ostiense, abbiamo i fondi”, commenta il presidente del Municipio, Catarci.
Piaccia o non piaccia, il ponte è un’opera di ingegneria avanzata, disegnato al computer in tre dimensioni durante un anno di lavoro. “Un ponte – spiega l’ingegnere Del Tosto – figlio del computer, della funzione tecnologica”.
Avanzato anche il sistema di illuminazione, spiega il progettista delle luci Francesco Bianchi: “Cinque proiettori a led illuminano tutto il ponte e anche i tiranti d’acciaio”, un’immagine tra il fantastico e il surreale.
A guardarlo, il ponte sembra esile, ma l’opera è stata già caricata con un peso di 700 tonnellate e collaudata col passaggio di automezzi pesantissimi. “Si poggia su plinti – ha dichiarato il progettista ad alcuni giornalisti che lo intervistavano – dove abbiamo inserito strumenti di monitoraggio in perpetuo dei materiali a livello microcristallino; ogni trasformazione, anche dovuta al caldo o al freddo, ogni sforzo vengono automaticamente registrati”. Ci sono meccanismi capaci di ammortizzare ogni tipo di onda d’urto da terremoto.
Il 22 giugno, al momento dell’inaugurazione, insieme alle autorità comunali, alla Giunta e ai consiglieri municipali, c’era una folla di cittadini incantati che hanno salutato con un applauso il primo attraversamento di un’opera che arricchisce il patrimonio edilizio del quartiere in senso ultramoderno.

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 9 – Luglio 2012

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