A strappi, quando c’è qualche euro, il progetto del ponte va avanti

Il Cavalcaferrovia tra la Circonvallazione Ostiense e la Via Ostiense

A strappi, quando c’è qualche euro, il progetto del ponte va avanti

di Eraldo Saccinto

Previsto dal Piano regolatore del 1932, programmato dalla precedente Giunta Veltroni, che ha concesso i finanziamenti per la sua realizzazione, dopo anni di studi, di rinvii dovuti alle introspezioni archeologiche ed ai carotaggi sedimentariostratografici, sono iniziati i lavori per la realizzazione del Cavalcaferrovia di collegamento tra la Circonvallazione Ostiense e la Via Ostiense. …..

Il Cavalcaferrovia tra la Circonvallazione Ostiense e la Via Ostiense

A strappi, quando c’è qualche euro, il progetto del ponte va avanti

di Eraldo Saccinto

Previsto dal Piano regolatore del 1932, programmato dalla precedente Giunta Veltroni, che ha concesso i finanziamenti per la sua realizzazione, dopo anni di studi, di rinvii dovuti alle introspezioni archeologiche ed ai carotaggi sedimentariostratografici, sono iniziati i lavori per la realizzazione del Cavalcaferrovia di collegamento tra la Circonvallazione Ostiense e la Via Ostiense.

L’opera, che attraverserà sia i binari della ferrovia Roma-Lido che i binari della linea B della Metropolitana, in corrispondenza della fermata Garbatella, fa parte di quel programma di riqualificazione dell’area Ovest del Municipio XI.
Il ponte si trova in un ambito destinato ad importanti interventi di riqualificazione urbanistica e collegherà l’area della Circonvallazione, ad alta densità abitativa, a quella degli ex Mercati Generali di Via Ostiense, per i quali è previsto un piano di riassetto con la realizzazione di parcheggi e di nuova viabilità. Le due zone sono attualmente divise dal fascio di binari della ferrovia e della Metropolitana.
Aldilà della passerella pedonale stesa sui binari quando venne realizzata la nuova stazione della Metropolitana, se oggi si vuole andare dalla Garbatella all’Ostiense bisogna percorrere una gimkana di stradine e sensi unici oppure passare per il trafficatissimo nodo di Via Matteucci.
Il nuovo ponte prevede un impalcato tale da consentire la circolazione veicolare su due corsie per senso di marcia, un corridoio centrale per il trasporto pubblico su ferro e su gomma e marciapiedi di 2 metri di larghezza ciascuno, idonei a garantire la connessione pedonale. La luce complessiva dell’arco, comprendente tre appoggi, è di circa 240 metri, di cui 150 circa totalmente sospesi.
L’arco ed i suoi appoggi saranno realizzati in acciaio, così come gli stralli; parapetti e sistemi illuminanti contribuiranno a connotare l’opera come importante punto di riferimento del contesto urbanistico della zona. A questo punto ci si domanda se sarà possibile inserire quest’opera nel contesto più ampio del progetto Caravaggio, che prevede la connessione su ferro della direttrice Marconi-Grotta Perfetta.
La società esecutrice dei lavori è la Cimolai, un’azienda di Udine, tra le più avanzate nelle costruzioni metalliche, operante in Italia e all’ estero, specializzata nella costruzioni di ponti, viadotti, stadi, edifici civili e industriali.
L’inaugurazione del manufatto, come ricorderanno i nostri lettori, era prevista per il 30 aprile del 2009, il finanziamento di circa 11 milioni di euro ed il lavoro era da realizzarsi il circa 300 giornate. Tra mancanza di fondi, macchinari di supporto migrati in altri cantieri, tra cui la Città dello Sport di Calatrava, e le proroghe dovute ai problemi illustrati in apertura, la nuova data è stata posticipata in un non meglio definito mese dell’anno 2012.
zxgine dell’ultima ora, senza ascoltare, e senza dare l’altrettanto giusta attenzione, comprensione e rispetto per gli inquilini.
Per quanto riguarda le vendite delle case, dopo una lunga stasi queste riprendono secondo i piani stabiliti in precedenza.

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 8 – Aprile 2011

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