un canale ed un porto fluviale: storia di un progetto fallito
Garbatella, quel “borgo marinaro”…
di Cosmo BARBATO
Garbatella compie 83 anni. Ricordiamo questa data – 18 febbraio 1920 – pubblicando alcuni versi scritti nel 1994 da Orlando Monteleoni, un ex operaio della Vetreria San Paolo (oggi al posto di quella fabbrica c’è la sede della Terza Università, sulla via Ostiense), il quale in dialetto racconta il suo “dialogo” con l’epicentro di quella lontana fondazione, la piazza Benedetto Brin. Qui è murata la “prima pietra” della nuova borgata, posta dalla “mano augusta di sua maestà il re Vittorio Emanuele III”. Reca un’epigrafe – oggi leggibile con difficoltà: andrebbe restaurata – che nomina i committenti: l’Istituto per le Case Popolari e l’Ente autonomo per lo sviluppo marittimo ed industriale (di quest’ultimo parleremo in seguito). …..
un canale ed un porto fluviale: storia di un progetto fallito
Garbatella, quel “borgo marinaro”…
di Cosmo BARBATO
Garbatella compie 83 anni. Ricordiamo questa data – 18 febbraio 1920 – pubblicando alcuni versi scritti nel 1994 da Orlando Monteleoni, un ex operaio della Vetreria San Paolo (oggi al posto di quella fabbrica c’è la sede della Terza Università, sulla via Ostiense), il quale in dialetto racconta il suo “dialogo” con l’epicentro di quella lontana fondazione, la piazza Benedetto Brin. Qui è murata la “prima pietra” della nuova borgata, posta dalla “mano augusta di sua maestà il re Vittorio Emanuele III”. Reca un’epigrafe – oggi leggibile con difficoltà: andrebbe restaurata – che nomina i committenti: l’Istituto per le Case Popolari e l’Ente autonomo per lo sviluppo marittimo ed industriale (di quest’ultimo parleremo in seguito).
Monteleoni scrisse il suo appassionato ricordo in versi quando quel primo nucleo della Garbatella fu risanato, dopo che per trent’anni era caduto in un totale stato di degrado a causa di una rozza speculazione edilizia, peraltro fallita. Agli inizi degli anni 60 era accaduto che, in seguito a uno sciagurato e molto sospetto accordo tra l’Iacp e il Banco di Santo Spirito tre lotti intorno a piazza Brin fossero stati abbattuti per consentire la costruzione di villette per funzionari del Banco. L’operazione, fortemente osteggiata dagli abitanti del quartiere e dell’opposizione comunale di sinistra, comportò lo sradicamento di molti vecchi assegnatari, relegati in lontane periferie. Provocò inoltre l’intervento degli antichi proprietari di quei terreni, i Grazioli, che a suo tempo li avevano ceduti destinandoli esclusivamente alla costruzione di case per lavoratori. Risultato: l’operazione fu bloccata e per trent’anni le aree coperte dale macerie delle demolizioni furono lasciate nel più totale abbandono, finchè, appunto nel 1994, non furono parzialmente trasformate in giardini.
Nell’epigrafe della pietra di fondazione si fa riferimento, tra i committenti, a un Ente per lo sviluppo marittimo e industriale. La Garbatella nel 1920 nasceva sì come borgata operaia a ridosso della zona industriale ostiense che, dalla fine dell’Ottocento, era andata progressivamente sviluppandosi, ma anche come “borgo marinaro” situato nei pressi di un porto-canale che in quegli anni sembrava di imminente realizzazione.
Fin dal 1904 un Comitato pro Roma marittima aveva propugnato la costruzione di un canale navigabile che, dalla costa do Ostia, parallelamente al Tevere, dovesse servire la zona industriale insediata nella zona ostiense, con un porto poco distante dalla Basilica di San Paolo. Ne era ispiratore un membro della potente famiglia palermitana degli Orlando, cofondatrice delle Acciaierie di Terni e dei cantieri navali di Livorno. L’idea dell’ing. Paolo Orlando era contrastata da chi temeva lo snaturamento di una città così ricca di storia e di arte e anche da chi non credeva nella vocazione imprenditoriale della nuova capitale. Contrario fu anche Ernesto Nathan, sindaco dal 1907 al 1913, che impersonò la rinascita della città.
Tuttavia l’ing. Orlando, assessore in Campidoglio, perseguendo tenacemente il suo progetto, ottenne l’esproprio di terreni di proprietà di Grazioli nella zona di San Paolo, dove doveva nascere il porto, e la concessione di arenili a Ostia verso il Canale dei pescatori, che si sarebbe dovuto sviluppare fino a Roma.
Fu creato così l’Ente per lo sviluppo marittimo e industriale, cui aderirono potenti gruppi imprenditoriali, e furono approntati i progetti. La creazione della città-giardino della Garbatella – 190 unità abitative distribuite in una quarantina di edifici immersi nel verde di orti – sembrava un altro dato acquisito a favore dell’iniziativa.
Poco dopo però, con l’avvento del fascismo, il progetto venne abbandonato: non per amore della storia e dell’arte ma per un’astrazione retorica, per non contaminare cioè i “destini imperiali” di Roma. L’ing. Orlando fu compensato in vari modi, anche con una poltrona in senato.
Nella toponomastica della Garbatella restano le tracce di quella antica destinazione marinara, a partire dalla piazza intitolata a Benedetto Brin, primo ministro della marina del Regno d’Italia, ingegnere navale, progettista delle corazze Duilio in Italia. Citiamo ancora la via degli Armatori e quelle dedicate a Giovanni Ansaldo (fondatore dei cantieri di Genova), Francesco Passino (tecnico di armi subacquee), Damiano Sauli (costruttore navale della metà del ‘700) Luigi Fincati (viceammiraglio e tecnico navale dell’800), Alberto Guglielmotti (storico ottocentesco della marina), Nicolò Odero (navigatore e tecnico portuale), Luigi Orlando (padre di Paolo, ingegnere navale, direttore dell’Ansaldo, senatore) e così via per tutte le strade del quartiere, tutte dedicate a personaggi legati alla navigazione. Al mare, precisamente ai Caduti del mare, è stato dedicato pochi anni fa anche il parco di via Giacinto Pullino (ingegnere, progettista del primo nucleo sottomarino italiano).
Dal 18 febbraio 1920 quel primo nucleo sorto a piazza Benedetto Brin si è molto esteso, spesso in modo caotico e sconsiderato. Ma il cuore della Garbatella resta nella “piazzetta” che Orlando Monteleoni ha cantato con semplice autentica passione.
No alla guerra in Iraq, senza se e senza ma.
I Democratici di Sinistra di Garbatella e l’associazione “Aprile per la Sinistra” del Municipio di Roma XI hanno promosso, insieme ad altre forze politiche e sociali del quartiere, una rete territoriale contro la guerra in Iraq. Tra le iniziative promosse dalla rete c’è anche quella di invitare i cittadini ad esporre, in segno di forte contrarietà a questa imminente guerra, nelle proprie case la bandiera della pace. Per chi fosse interessato si può passare a prendere la bandiera alla Villetta (Via F. Passino 26) tutti i giorni dalle ore 17.30 alle ore 20.30 oppure contattarci telefonicamente allo 06/5136557. |
Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 0 – Febbraio 2003





