Salpano i Quaderni di Moby Dick

Comunicato stampa

Salpano i Quaderni di Moby Dick

”Lo Stabilimento dei Bagni pubblici alla Garbatella – Innocenzo Sabbatini l’architetto visionario” è questo il titolo del primo numero dei Quaderni, che  verrà presentato il 18 febbraio alle ore 17 presso la biblioteca – hub culturale  di via Edgardo Ferrati, 3

L’idea della pubblicazione dei Quaderni di Moby Dick nasce all’interno del Tavolo per l’archivio storico e il centro di documentazione sul territorio, un organismo di ricerca e di studio composto da architetti, studiosi, giornalisti, storici e cittadini di varie associazioni, che opera all’interno degli ex Bagni pubblici fin dai giorni della sua occupazione-liberazione.

I Quaderni, con cadenza quadrimestrale, vogliono essere un elemento dinamico e vivo del progetto più generale dell’archivio storico, mettendo in relazione la Garbatella, come gli altri territori dell’VIII Municipio (Ostiense, San Paolo, Tormarancia, Montagnola), con le esperienze romane e italiane: la Città Giardino Aniene a Montesacro, il Villaggio Crespi sull’Adda, le sperimentazioni milanesi del villaggio – giardino Campo dei Fiori, Baravalle, Breda, Tiepolo e “Milanino”dell’Unione Cooperativa, il quartiere giardino Littorio a Palermo, il rione Carelli a Posillipo.

Insomma la narrazione della Garbatella vuole uscire dagli steccati del localismo per parlare alla città, ma anche all’Europa in relazione agli esperimenti di Letchworth a Londra, Hellerau a Dresda, Gartenstadt a Norimberga e via dicendo.

Garbatella, infatti, è un nome che di per sé va oltre i confini della città di Roma, esattamente come il Quartiere Latino o Belleville di Parigi, Mitte o Kreuzberg di Berlino, Higbury o Islington di Londra e non ultimo il Bronx di New York.

Fin dalla sua nascita nel febbraio del 1920 la Borgata Giardino Concordia, edificata sui colli di San Paolo ai piedi dell’omonima Basilica romana per ospitare gli operai della zona industriale dell’Ostiense, ha evocato le esperienze delle Città Giardino europee.

Ma a differenza di quest’ ultime, la Garbatella a Roma rappresenta uno degli esempi più originali di sperimentazione urbanistica, un vero e proprio laboratorio di tipologie e stili architettonici.  Un percorso di edificazioni che si sviluppa lungo dieci anni, fino al 1930, rispondendo alle emergenze che si presentarono in città in seguito allo sblocco degli affitti, agli sventramenti del centro storico voluti dal Fascismo e all’abbattimento delle baracche abusive.

Tantè che si passa dalle amene casette economiche con orto di piazza B. Brin, a quelle rapide di via Adautto, dal quartiere degli sfrattati alle spalle dei Bagni pubblici, ai villini a riscatto di Plinio Marconi intorno a piazza Carlo Randaccio, per finire con gli imponenti Alberghi suburbani intorno a piazza Michele da Carbonara e  la sperimentazione delle casette modello del lotto 24 su via delle Sette Chiese.

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