“Ai futuribili valori della Resistenza”, questo il nome dell’opera di Giulio Tamburrini che si erge al centro di Largo Bompiani all’Ardeatino, oggi ridotta in uno stato di profondo degrado. La scultura è stata inaugurata nel 1977 e il giorno del 75° anniversario delle Fosse Ardeatine, alla base è stata apposta una targa, in memoria dei martiri ignoti dell’eccidio e di tutti coloro che perdono la vita e restano senza nome.
L’opera negli anni ha subito atti vandalici e furti; ultimo quello del primo marzo scorso, quando un uomo nella notte ne sradicò una lastra di rame, nel tentativo di rubarla. Allertata la polizia da un passante, il ladro fu arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Ma in questi giorni pare siamo ad una svolta per il monumento alla Resistenza. Infatti in una nota la sovrintendenza capitolina assicura che nei prossimi giorni sarà avviato un intervento di manutenzione, affidato ad una società di restauro. I lavori saranno diretti da funzionari della sovrintendenza stessa.
Il Tamburrini, autore dell’opera, è uno degli inventori della corrente artistica dell’Inismo, arte senza limiti per una creatività assoluta. L’opera è composta da lastre di rame di vario spessore che rappresentano esseri umani stilizzati, con la testa simile ad un aculeo, che tende verso il cielo e il corpo allungato nel tentativo di liberarsi dalle tensioni che l’opprimono. Speriamo che oltre a liberarsi dall’oppressione degli accadimenti, questa scultura possa presto liberarsi anche dalle transenne che impediscono a chi ci passa accanto di ammirarla e provare a coglierne il significato.