Essere ciò che sono, amare chi voglio, decidere sul mio corpo: queste parole impresse su cartelli arcobaleno hanno accolto genitori, nonni e familiari delle persone trasgender intervenute numerose all’iniziativa promossa dall’VIII Municipio il 17 maggio presso Industrie Fluviali all’Ostiense, nella giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia. La ricorrenza fu istituita nel 1990 per ricordare il giorno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità bandì l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Tema dell’incontro, si legge nell’invito del Municipio, “il rapporto tra genitori e figli nella transizione, la promozione di una cultura accogliente, che contrasti l’omolesbobitransfobia e tutte le discriminazioni, che parli il linguaggio delle differenze e che porti le questioni vissute in solitudine o individualmente su un piano politico, di dibattito pubblico”.
L’intervento di Amedeo Ciaccheri
Dopo aver ringraziato Industrie Fluviali per la sensibilità e la disponibilità di un luogo privato che tiene aperti spazi di discussione e relazioni di una comunità, il Presidente del Municipio ha ribadito che le istituzioni devono sì prendersi cura dei problemi concreti del proprio territorio, ma “noi – ha
precisato – sentiamo l’ansia di fare di più per trasformarlo in un territorio dei diritti con i servizi sociali, il suo patrimonio, la formazione dei dipendenti e le iniziative culturali. Sentiamo un debito di riconoscenza con tanti collettivi e associazioni, che sono impegnati quotidianamente, ma anche con singole persone, come ad esempio Valerie, seduta qui tra noi, che alcune settimane fa da cittadina ha raccontato in televisione la Garbatella e la sua scelta di coraggio individuale, cercando di spiegare quanto sia connessa con il territorio in cui vive, che è stato protettivo nella sua esperienza. Noi non siamo stati sordi a chi prova a costruire un mondo migliore dentro il pezzo di mondo che gli appartiene sia esso lavoro, scuola o società. Sappiamo di non avere fatto ancora abbastanza, ma quest’ansia di dire che non siamo come questo governo, che nega i diritti, ce l’abbiamo e la vogliamo condividere con tutti voi”.
Iniziative del Municipio VIII
Tra le iniziative dell’VIII Municipio Alessandra Aluigi, Assessora alle politiche sociali, ha annunciato il progetto di individuare tra i beni confiscati uno stabile da adibire a casa rifugio per le persone Lgbtqia+ e realizzarlo insieme alle associazioni operanti nel territorio. Maya Vetri, Assessora alle politiche culturali, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare il personale su tali problematiche e in tal senso è già stato realizzato un primo corso di formazione, cui ha partecipato tutto il personale. E proprio in questa giornata il Municipio VIII ha approvato una mozione, votata anche in altri parlamentini locali, in cui si chiedono tra le altre cose – come ci ha spiegato la consigliera pd Valchiria Vittori – “linee guida per regolamentare la carriera alias nelle scuole , il decentramento ai Municipi delle unioni civili e il riconoscimento della doppia genitorialità per le figlie ed i figli di coppie omogenitoriali”.
Altri interventi e testimonianze
Il pomeriggio è stato ricco di interventi e testimonianze di operatori e familiari . Maddalena Mosconi, psicologa dell’Istituto Metafora, ha spiegato che la transfobia si manifesta soprattutto in tante micro aggressioni fatte dagli altri, ad esempio attraverso sguardi e risatine. “E’ questa la cultura che va cambiata e la strada l’abbiamo imboccata – ha detto – E’ molto importante l’accettazione dei nonni, degli zii e degli amici, ma anche quella dei compagni e degli insegnanti” proprio come ha raccontato Chiara, la mamma di Caterina, dell’associazione Gender Lens che offre supporto a famiglie ed educatori.
E’ vero le cose cominciano a cambiare, “Nelle scuole ci sono tanti ragazzi che difendono i diritti dei
loro compagni Lgbtqia+ – ha raccontato Marilena Grassadonia, coordinatrice dell’ufficio Glbtqia+ di
Roma Capitale – . La giunta capitolina è a fianco di questi cittadini e cittadine, che oggi sono sotto attacco della destra di questo Paese. Schierarsi è vitale, come è vitale continuare l’impegno tra amministratori e associazioni del territorio, formare il personale insegnante, creare più servizi per la comunità Lgbtqia+”.





