E’ stata un’occasione di incontro in
un’atmosfera quasi di festa, il pranzo solidale organizzato dalla Comunità di
Sant’Egidio domenica scorsa. Nei locali dell’Istituto San Michele si sono
ritrovati più di duecento persone, c’erano alcune decine di uomini e donne
senza fissa dimora a cui è stato servito un piatto caldo. Ai tavoli erano
seduti tutti insieme, volontari di Sant’Egidio e i senza fissa dimora. A turno
i volontari hanno servito lasagne e carne, molti erano ragazzi, adolescenti
accompagnati dai genitori per offrire un gesto di solidarietà e nello stesso
tempo sentire nuove storie, come quella di una donna, che ogni mercoledì
frequenta i locali dell’Istituto per dipingere quadri molto colorati appesi
alle pareti della grande sala.
Il pranzo è avvenuto in occasione della
giornata dedicata a Modesta Valenti, una donna anziana che morì sola su una
banchina della stazione Termini agli inizi degli anni ’80. Da allora la
Comunità di Sant’Egidio ha iniziato la sua attività di aiuto e distribuzione di
pasti caldi e coperte per i senza tetto. Via Modesta Valenti è diventata per il
Comune di Roma una via virtuale per l’iscrizione anagrafica delle persone senza
casa.
Al pranzo solidale è arrivato per un saluto anche il Presidente del Municipio Amedeo Ciaccheri, che insieme alla Croce Rossa a gennaio ha inaugurato un centro di accoglienza notturno per i senza fissa dimora proprio nell’Ipab San Michele. Una ventina di posti letto, per dare un tetto a chi non ce l’ha, dopo che nel giro di pochi mesi due uomini sono morti di freddo e di stenti nella zona. A piazza Lotto il 3 gennaio, infatti, è stato ritrovato su una panchina il corpo senza vita di Stanislao, conosciuto e benvoluto da molti abitanti, a cui affidavano a volte lavoretti saltuari, e che i volontari di San’Egidio incontravano la sera quando distribuivano la cena itinerante. I pranzi solidali sono iniziative che si svolgono in diversi quartieri, e nel Municipio VIII verranno riproposti, sempre all’Istituto San Michele anche nei prossimi mesi.