Tor Marancia attende ancora il Centro Culturale (Servizio video)

di Stefano BAIOCCHI e Giuliano MAROTTA

Sono passati cinque anni dal rinnovo della convenzione urbanistica degli ambiti di piazza dei Navigatori e viale Giustiniano Imperatore. E a Tor Marancia si riaccendono le escavatrici per costruire un lussuoso complesso residenziale mentre gli abitanti attendono ancora il Centro Culturale, la principale opera di compensazione, figlia dei primi due grandi palazzi costruiti.

Dove oggi è presente lo scheletro dell’ex scuola Mafai dovrà sorgere una struttura gestita dal Teatro dell’Opera di Roma, che ospiterà al suo interno le scuole di coro e danza dell’ente artistico e un Polo Civico a disposizione degli abitanti.

Il Centro Culturale era stato promosso da un nucleo di persone, riunitesi successivamente in un Comitato di scopo, durante il concorso online del 2018 #RomaDecide, ed era rientrato tra le opere finanziabili per un costo di circa 4 milioni di euro.

La  gara per la costruzione è stata vinta dalla società Engeko, che ha portato a termine sulla carta il progetto, ma ancora non si conoscono le tempistiche per l’avvio dei lavori.

Il motivo principale del ritardo è dovuto alla mancata approvazione di una specifica delibera per lo stralcio della Carta per la Qualità, ovverosia lo strumento gestionale del Piano Regolatore Generale in cui sono presenti tutti gli immobili e le aree urbane sottoposti ad uno speciale regime di tutela.

Nel frattempo, il Comitato di scopo, insieme ad altre associazioni e cittadini del quartiere, continua a vigilare sulla vicenda, a dialogare con le Istituzioni e a proporre soluzioni per ottimizzare tempi e la futura gestione.

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