Piazza dei Navigatori: al via la costruzione dei nuovi grattacieli

Si riaccendono i motori delle escavatrici e dei cingolati nel quadrante tra piazza dei Navigatori e viale di Tor Marancia. Nel polverone della terra, tra un via vai di autoarticolati, sono iniziati i lavori per la costruzione dei nuovi grattacieli che cambieranno per sempre il volto del quartiere.

Frutto dell’ultima convenzione firmata nel 2018 dalla giunta comunale pentastellata e i costruttori privati, il progetto ha visto negli anni l’avvicendarsi di diversi disegni, fino a quest’ultimo ideato dall’architetto Mario Cucinella, già noto nell’ottavo municipio per la realizzazione del nuovo rettorato dell’università Roma Tre sulla via Ostiense.

Per piazza dei Navigatori Cucinella s’ispira al milanese Bosco verticale del noto Stefano Boeri e prevede la realizzazione di alcuni edifici, più dei sotterranei adibiti a parcheggi. I grattacieli denominati comparto Z2, sorgeranno tra il già presente mega palazzo di vetro Z1 e il lungo edificio Z3 che corre su via di Santa Petronilla e andranno a ospitare alloggi di lusso, uffici, negozi e un grande supermercato.

I cartelloni pubblicitari, affissi lungo il perimetro del cantiere, riportano la firma dell’Impreme SpA, azienda già interessata nell’edificazione dell’I70 su via di Grotta Perfetta, di proprietà delle famiglie Federici Igliori; una holding detenuta dalla società d’investimento globale Värde Partners. A fronte dello sversamento di oltre 51 mila metri cubi di cemento, l’Impreme SpA promette la “riqualificazione del quartiere”, con 5.400 metri quadrati di parcheggi, 13.700 di aree verdi e il riammodernamento del mercato rionale.

L’indignazione davanti all’ennesimo scempio è evidente tra chi abita nel quartiere. Le preoccupazioni che emergono sulle pagine social e nelle riunioni delle varie associazioni e comitati sono molteplici, rispetto a quello che comporterà la costruzione di grattacieli adibiti a residenze di lusso, ossia un ulteriore aumento dei prezzi dell’immobiliare, un aumento del numero degli abitanti e del traffico, con tutte le conseguenze concernenti l’inquinamento. Tutto questo a discapito soprattutto delle fasce di popolazione a basso e medio reddito che vivono in un quartiere popolare come Tor Marancia. Si dovrà aggiungere,inoltre, il progetto sull’ex Fiera di Roma; entro la fine dell’anno sarà pubblicato, infatti, il bando con le linee guida per la progettazione di quest’area abbandonata da anni. Le previsioni parlano di un’area interessata di 44 mila mq, di cui il 20% destinati a edilizia sociale convenzionata e un altro 20% per il commerciale.

Tor  Marancia aspetta il Centro Culturale

Ma la parola “riqualificazione” non giunge nuova agli abitanti della zona. La questione di piazza dei Navigatori, ormai, ha circa trent’anni di vita e ha visto il susseguirsi di proprietari, costruttori, amministrazioni pubbliche, inadempienze e disagi, il tutto a discapito degli abitanti della zona.

Il quartiere è ancora in attesa del completamento delle opere di compensazione derivanti dal primo palazzo di vetro Z1 e dall’albergo bianco Bidet di San Paolo, tra cui la più importante: la costruzione del Centro culturale in viale di Tor Marancia 103, che dovrebbe sorgere di fronte alla chiesa parrocchiale. La gestione è già stata affidata al Teatro dell’Opera di Roma, che occuperà alcune aule per le scuole di danza e coro; saranno inoltre presenti un polo civico a disposizione degli abitanti e alcuni spazi in condivisione.

Gli ultimi aggiornamenti risalgono all’agosto scorso e decretano la vittoria del progetto della società Engeko. Non è però ancora dato sapere quando inizieranno i lavori, la demolizione e la bonifica dell’area dove ora sorge lo scheletro dell’ex scuola Mafai.

Progetto del Centro Culturale
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