Spese moderate per il Natale 2004

Abbiamo interrogato commercianti e clienti

Spese moderate per il Natale 2004

di Antonella Di Grazia

Puntuale all’appuntamento arriva il Natale. Anche alla Garbatella e dintorni è stato annunciato con molto anticipo, come ormai accade di norma, con luminarie, colori sfavillanti, esibizione di leccornie, promozioni, offerte di pagamenti dilazionati. Al mercato di Santa Galla, nei Supermercati ma anche nei numerosi negozi di frutta e verdura che vanno sorgendo nel quartiere la spesa si mantiene contenuta, sia per volume che per prezzi, a parte talune “fughe” che a nostro parere non trovano giustificazioni. Per la carne e anche per il pesce chi dispone di un freezer di una certa capacità ha persino pensato ben di fare qualche riserva, per paura di restare “strangolato” a ridosso delle feste. …..

Abbiamo interrogato commercianti e clienti

Spese moderate per il Natale 2004

di Antonella Di Grazia

Puntuale all’appuntamento arriva il Natale. Anche alla Garbatella e dintorni è stato annunciato con molto anticipo, come ormai accade di norma, con luminarie, colori sfavillanti, esibizione di leccornie, promozioni, offerte di pagamenti dilazionati. Al mercato di Santa Galla, nei Supermercati ma anche nei numerosi negozi di frutta e verdura che vanno sorgendo nel quartiere la spesa si mantiene contenuta, sia per volume che per prezzi, a parte talune “fughe” che a nostro parere non trovano giustificazioni. Per la carne e anche per il pesce chi dispone di un freezer di una certa capacità ha persino pensato ben di fare qualche riserva, per paura di restare “strangolato” a ridosso delle feste.
In uno dei più grossi supermercati della Garbatella ci dicono che i clienti a fine novembre avevano già fatto scorta di panettoni e zamponi (quelli a prezzi più convenienti), ma anche di quarti di abbacchio e di tagli pregiati di carne.
Le giornate natalizie sono tradizionalmente dedicate ai valori della famiglia. Si ha piacere di ritrovarsi insieme a condividere quell’atmosfera di serenità che vorremmo mantenere vivida nei nostri cuori, sperando che anche il più bisognoso degli uomini almeno in quei giorni trovi quella solidarietà che come specie dovrebbe contraddistinguerci. Anche se poi le nostre attività in questo periodo sono volte soprattutto agli acquisti.
Vediamo allora che cosa si registra nei mercati. Una recente indagine effettuate dal Centro Agroalimentare Romano tra i primi di ottobre e la metà di novembre ha verificato consistenti cali dei prezzi all’ingrosso soprattutto nel settore ortofrutta. Cali che sono arrivati a sfiorare il 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Orbene, girando tra i banchi dei mercati, nei negozi di ortofrutta e nei supermercati del quartiere il ribasso dei prezzi, si direbbe ovvia conseguenza della situazione del mercato a monte, appare latitante. Provate a chiedere a chi il costo della frutta, della verdura, della carne lo sperimenta quotidianamente: vi assicurerà che spende tanto quanto spendeva in precedenza ed anche di più. La giustificazione fornita dai commercianti?
Invariabilmente il peso delle imposte, l’aumento delle spese di trasporto, la costosa manutenzione del punto vendita, il margine operativo sempre più esiguo e alla fine, si può essere certi, l’introduzione dell’Euro, fonte di tutti i mali. Il settore agroalimentare è solo un esempio.
Per mantenere sotto controllo i prezzi, il presidente del Codacons propone di istituire il doppio cartellino, contenente il prezzo all’ingrosso e quello al dettaglio. Qualcuno più radicale ripropone lo sciopero della spesa come quello effettuato il 17 settembre: obbiettivo però non il blocco dei prezzi ma la loro discesa. Dalla parte dei commercianti, molti esperti si mostrano preoccupati per gli aumenti delle tariffe di luce, gas, acqua, rifiuti e telefoni. Su questi aumenti, chi potrebbe istituzionalmente intervenire fa ben poco, così come ben poco o niente fu fatto sul sistema dei controlli nel momento critico del passaggio dalla Lira all’Euro. Allora tutto si risolse nel mantenere per un paio di mesi il cartellino con il doppio prezzo in Lira e in Euro. Poi più nulla, se non l’esortazione alle massaie di vagliare attentamente i prezzi sui banchi o nei negozi prima di mettere mano al portafoglio. E intanto i prezzi aumentavano e si formavano cartelli che neutralizzavano la concorrenza. Dovette intervenire anche il Presidente Ciampi per invocarne un generale abbassamento.
Per fare fronte alle oggettive difficoltà del momento molte imprese commerciali del nostro Municipio hanno aderito a “Roma Spendebene”, una delle iniziative del Comune, in accordo con le organizzazioni rappresentative dei commercianti: essa propone un paniere di largo consumo col quale mantenere i prezzi sotto controllo, che si lega a una richiesta presentata in questi giorni alla Presidenza del Consiglio, tesa ad istituire una serie di attività finalizzate all’equiparazione al carovita dei prezzi al consumo.
Il prossimo Natale, stando ai pareri raccolti nel quartiere sia presso i commercianti che presso i clienti, non sarà un’orgia di bengodi. Per certi motivi, meglio così, diciamo noi. Si aspettano spese oculate, utilitaristiche, anche se non potremo sottrarci al richiamo della sirena consumistica. Si avverte però preoccupazione, più per il futuro che per l’immediato. Auguri!

 

Copyright tutti i diritti riservati – Cara Garbatella Anno 1 – Dicembre 2004

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