Le ragioni degli studenti del liceo alla Garbatella
Da questa mattina il Liceo Classico e Scientifico Socrate è occupato. Studenti e studentesse hanno deciso di manifestare a causa delle numerose criticità che sono emerse nel liceo romano dopo il 18 gennaio, data in cui, anche se tra mille difficoltà, i ragazzi del Socrate hanno potuto riprendere al 50% le lezioni in presenza. Sovraffollamento sui mezzi pubblici e sanificazione carente, mancato funzionamento della strategia dei doppi ingressi, didattica a distanza non sempre funzionale, mancato benessere delle aule dell’istituto. Sono questi i punti sui quali si battono gli studenti.
Se, infatti, molti di questi temi sono comuni tra gli studenti in tempo di covid-19, c’è da dire che, al Socrate, la partenza del 18 gennaio, complici una delle giornate più fredde dell’anno e la sua lunga chiusura, è stata “raggelante”, con temperature nelle aule più adatte alla conservazione dei surgelati che alla didattica. A ciò si è poi sommata la mancanza di corrente elettrica e il malfunzionamento e la successiva chiusura di uno dei due bagni di un piano.

“Sta continuando l’occupazione al Socrate ed ora dormiremo qui, aspettando che il nostro Preside si apra al dialogo – racconta G., una studentessa – non l’ha fatto finora, chiamando subito la Polizia. Purtroppo, con la pandemia sono peggiorati i problemi e le carenze che la scuola si porta sempre dietro. Vogliamo trasformare il nostro liceo in un polo culturale e stiamo tenendo dei corsi, ma nel rispetto della sicurezza: portiamo mascherine, manteniamo la distanza, abbiamo termo scanner e igienizzante all’ingresso”.
A Roma è la terza occupazione dopo il Kant di Torpignattara e il Pilo Albertelli dell’Esquilino. Alcune delle criticità legate alla pandemia non sono state superate finora e sono alla base del malessere dei ragazzi, che si è manifestato anche con proteste condivise in tutta Italia.
Di Francesca Vitalini





