Quando sui colli della Garbatella si praticava il Tiro a volo

Di Giorgio Guidoni

Quando sui colli della Garbatella si praticava il Tiro a volo

Erano gare sportive ma anche occasioni per feste e incontri mondani le riunioni di Tiro a volo sui Colli di San Paolo, in località Garbatella. Nei primi anni del Novecento  principi, conti e marchesi si sfidavano all’ultima cartuccia, massacrando decine di  inermi e impauriti piccioni sotto gli occhi delle dame “Belle Epoque” distratte e un po’ annoiate. Le cronache sono raccontate nelle pagine sbiadite dei settimanali e delle riviste di allora, come “La Stampa Sportiva” di Torino.

Negli stessi anni, ancora prima dell’edificazione della Borgata Concordia, che porterà alla costruzione della città giardino intorno a Piazza Benedetto Brin, la zona della Garbatella era un’amena località rurale caratterizzata da piccole alture, i Colli di San Paolo, attraversati da marrane e strade sterrate, poco più che sentieri, sulle quali si affacciavano gli ingressi delle vigne e degli orti con gli annessi casali di campagna. Sullo “stradone”, la via Ostiense che collegava Porta San Paolo con la basilica  omonima, si aprivano invece i portali delle ville signorili, appartenenti alle famiglie nobiliari come i Torlonia e alla borghesia arricchita dei mercanti di campagna.

Una di queste collinette è ancora lì e si può raggiungere a piedi muovendo da piazza Giancarlo Vallauri, salendo su per via David Salinieri per arrivare, transenne permettendo, su una piazzola da cui si gode un’ampia visuale sulla via Ostiense, sul ponte Settimia Spizzichino, sugli ex Mercati Generali e sul Parco dei Caduti del Mare. Su questo rilievo, che dal 1940 ospita l’Istituto Suore Ancelle del Santuario, in precedenza si trovava Villa Polverosi, residenza di villeggiatura di persone facoltose, appartenuta alla famiglia Torlonia. E proprio per la sua particolare conformazione orografica era stata scelta come sede di uno stand della Società di Tiro a Volo “Roma”, in cui venivano organizzati eventi mondani e tornei sportivi.

Riviste e quotidiani del 1906

Nel numero della rivista citata risalente al febbraio 1906 si parla dell’evento “Gran Tiro Roma” appena tenuto alla Garbatella: “(…) uno stand bellissimo e sempre affollatissimo di soci e di spettatori. Oltremodo interessante il Gran Tiro Sette piccioni handicap, con 6.000 lire di premi, vinto dal conte Grasselli-Barmi, secondo classificato il principe Del Drago, terzo il conte Czernin”. L’articolo si dilunga poi su dettagli che oggi risuonano piuttosto macabri, ma che ci danno un’idea della società di allora. I partecipanti all’evento sono nobili dai cognomi altisonanti tra i quali, oltre ai già citati, troviamo Altieri, Sacchetti, Odescalchi, Remy, de Lazara, Merghi, Spinola. L’articolista chiosa: “… dopo i primi cinque giri sono rimasti in gara 21 degli iscritti, e a tal punto erano stati colpiti 205 piccioni dei quali 177 erano caduti in rete e gli altri erano andati a cadere fuori o continuarono nella loro via per essere uccisi poco lungi dai numerosi cacciatori che per l’occasione erano appostati nei dintorni dello stand”.

Mappa Istituto Geografico Militare del1925 (sx) | Una vista attuale della collinetta su via Salinieri (da Google Maps)

In effetti, anziché “Tiro a Volo” sarebbe stato più appropriato chiamarlo “Tiro al Piccione”, una “specialità” non olimpica in cui si gareggiò, unica volta nella storia, alle Olimpiadi di Parigi del 1900.

Ma quello di villa Polverosi non era l’unico sito per il tiro a volo alla Garbatella. Si sparava anche a Villa Rosselli, costruita dal nobile senese Filippo Sergardi nei primi anni del 1500 sulle rovine di una casa romana del I secolo. Ampliata e ristrutturata dall’architetto Innocenzo Sabbatini nel 1927 diventò la Scuola dei Bimbi a piazza Longobardi.

Mappa Istituto Geografico De Agostini di Novara del 1930

 Sul quotidiano La Stampa del 19 febbraio 1907, infatti, è riportato “… Nello stand della Garbatella della Società di tiro a volo di Roma si svolse il IV Campionato sociale che richiamò moltissima gente. Riuscì un convegno signorile: molte eleganti signore rallegrano l’attesa della gara in cui i migliori fucili si disputarono i ricchi premi. Notate la principessa Potenziani Papadopoli, la contessa Baldeschi, la signorina Serlupi, donna Nicoletta Grazioli, la contessa Leonardi, la contessa Arrivabene, la marchesa Filippa Bourbon del Monte, le signorine Spinola, la marchesa Theodoli e moltissime altre. Tra i soci il principe D’Antoni, i sig. Vitalini, Giorgi cav. Boccardo, Roesler Franz, …”. 

Anche il celebre illustratore Ettore Franz Roesler, autore della memorabile collezione di 120 acquerelli “Roma Sparita”, era presente a questo evento. Fu una delle ultime uscite pubbliche: nato a Roma il giorno 11 maggio 1845, scomparirà  appena due mesi dopo nel marzo del 1907.

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